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Mercoledì, 24 Aprile 2024
STORIE

Alla Vivaldi educazione fisica solo all'aperto. I genitori contro la dirigente: ha rifiutato la navetta comunale

Il pullmino per accompagnare i ragazzi in palestra è stato messo a disposizione dall'amministrazione, ma la proposta è stata rispedita al mittente

Educazione fisica solo all'aperto o lezioni teoriche in classe. E' la decisione presa dalla dirigente scolastica Concetta Ferrara per gli alunni dell'XI istituto comprensivo Vivaldi. Alla base della scelta, contestatissima dai genitori degli studenti della scuola media, un problema non solo di trasporto, ma anche di orari stabiliti che andrebbero modificati. Lo spostamento comportarebbe inevitabilmente dei tempi e questi avrebbero delle conseguenze sulle altre ore di didattica. Questo sembrerebbe il motivo, ascoltando la voce dei genitori. 

La vicenda

I ragazzi fino allo scorso anno raggiungevano la palestra in via Chieti con un pullmino, che poi l'amministrazione comunale ha abolito prima dell'inizio dell'anno scolastico, quindi i ragazzi si sono ritrovati a fare attività motoria in giardino. Durante una trasmissione tv andata in onda il mese scorso, in cui era ospite il sindaco Sergio Giordani, tra i tanti sms contenenti domande rivolte al primo cittadino, ne è arrivato uno da un genitore della scuola che ha posto il problema. Il messaggio ha colto Giordani impreparato, ma è riuscito a strappare la promessa dell'interessamento. Dopo pochi giorni il sindaco ha proposto alla dirigente di ripristinare il servizio, ricevendo però risposta negativa.

La circolare

A questo punto la dirigente ha fatto girare una circolare (in foto in basso) con cui ha informato i genitori della proposta e del rifiuto, sostenendo che il ripristino avrebbe sconvolto gli orari scolastici già prestabiliti e che tutto sarebbe continuato come già deciso all'inizio dell'anno anche per via del rischio contagi. Ovvero facendo educazione fisica all'aperto anche nei mesi invernali, o appunto le lezioni teoriche. Questa decisione, arrivata poco prima di Natale, ha fatto infuriare le famiglie, che si sono poi sfogate contro la dirigente nelle chat genitori, contestando l'ipotesi di mandare i propri figli a scuola per svolgere attività fisica al freddo. O per non svolgerla proprio. Che è poi l'altra questione. La proposta di Giordani è ancora in piedi e i genitori ora pretendono che la scuola accetti. Per tante famiglie, infatti, quella dell'attività motorie durante le ore scolastiche è una delle poche occasioni che hanno i figli di fare dello sport. In un periodo, sempre più lungo, in cui a tutti, ma soprattutto ai più piccoli, tanti sacrifici sono stati chiesti, togliere anche l'ora o le ore di palestra non è accettato a cuor leggero. O al freddo o niente, non c'è davvero un'altra soluzione?

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