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La Rettrice chiede proposte agli studenti, Udu: «Ne abbiamo da tempo»

Dopo la cerimonia degli 800 anni di Bo e l'intervento della rappresentante Ruzzon, Mapelli aveva criticato la loro posizione invitandoli a proporre e non solo a contestare

Il 19 Maggio si è tenuta l'inaugurazione dell'800esimo anno accademico di Unipd, che ha visto la partecipazione delle più alte cariche dello Stato e d'Europa, insieme alla comunità accademica e alla rappresentanza studentesca. Dopo il discorso della Presidente del Consiglio degli studenti Emma Ruzzon, sono stati tanti gli spazi per parlare del ruolo degli studenti in Ateneo.

Le proposte

«La Rettrice ha dichiarato che all'università servono proposte concrete: noi le abbiamo pronte da più dieci anni a questa parte e l'Ateneo lo sa bene - dichiara Domenico Amico, Coordinatore di Studenti Per Udu Padova - .La Rettrice si dice pronta ad ascoltarci: che lo faccia partendo dalla didattica, dalle tasse e dai cinque appelli in tutto l'ateneo. Non ci serve un atteggiamento paternalista, noi non siamo giovani lamentosi: da sempre lavoriamo per migliorare la condizione degli studenti a Padova e da sempre portiamo avanti proposte concrete che non potevano però essere inserite in un discorso di 5 minuti». «La discussione sulla didattica è quanto mai impellente: sono 10.000 gli studenti che hanno firmato la nostra raccolta firme per il mantenimento della didattica a distanza come strumento integrativo - dichiara Alessia Conti, rappresentante in Senato Accademico con Studenti Per Udu Padova - .E' una questione di diritto allo studio: a Padova al momento non ci sono abbastanza aule, abbastanza appartamenti e spazi per contenere 70.000 studenti. E' necessario che la didattica sia implementata con i MOOC (massive online open courses), le registrazioni delle lezioni e la didattica duale come integrativa e non sostitutiva di quella in presenza. Se la governance è più preoccupata di rispondere a 500 docenti che non si sono voluti confrontare con le esigenze studentesche invece che con noi, evidentemente il problema non sono le proposte».

Emma Ruzzon

A scatenare la reazione della Rettrice era stato il discorso di Emma Ruzzon, a cui aveva risposto anche il Capo della Stato Sergio Mattarella, parlando di «superbia»: «Vogliamo incontrare la disponibilità piena dell'Ateneo - die Ruzzon, Presidente del Consiglio degli Studenti - in questi anni siamo riusciti a concretizzare tanti progetti, dalla riduzione delle tasse alla riforma di giurisprudenza, al miglioramento delle agevolazioni per gli studenti lavoratori. Non ci fermeremo qui e l'università sa bene che siamo sempre pronti a collaborare per raggiungere ogni giorno dei risultati migliori per tutte le studentesse e gli studenti, ma per farlo serve un ascolto che sia disposto a comprendere disagi e necessità della comunità studentesca e che dia alla nostra generazione il ruolo politico che le spetta»

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