L’idroelettrico italiano a convegno a Padova: 450 partecipanti, 25 aziende espositrici

In un territorio non esente da pesanti rischi idrogeologici, il parco idroelettrico italiano (e quello veneto in particolare) è per lo più costituito da impianti in esercizio da oltre 50 anni. Il riammodernamento di questi impianti diventerà presto una necessità, sia per migliorarne il rendimento che per ripristinare o in molti casi incrementare, la sicurezza degli stessi. Un'operazione che, grazie alle più moderne soluzioni presentate durante Hydromatters 2018, può garantire una maggiore sicurezza al territorio offrendo nel contempo una più efficiente generazione di energia pulita.

Ambiente e innovazione

Temi centrali di questa quinta edizione 2018 saranno le nuove tecnologie al servizio del riammodernamento degli impianti vecchi/obsoleti (In Italia ma sopratutto in Veneto responsabili ad oggi di oltre la metà dei MegaWatt istallati) per la produzione di energia fra ecocompatibilità e fonti rinnovabili. Altro grande tema  è quello dell'idroelettrico legato all'automazione digitale: il ruolo dell'Industry 4.0 nello sviluppo delle tecnologie per la produzione di energia rinnovabile dall'acqua e del sistema di incentivi di Fabbrica 4.0 nell'evoluzione del settore

Ospiti

Tra gli ospiti anche Giovanni Battista Conte, avvocato amministrativista ed esperto in materia di diritto delle acque pubbliche, con particolare riguardo alla produzione di energia da fonti rinnovabili, Arturo Lorenzoni, vicesindaco di Padova e docente di Economia dell'Energia all'Università degli Studi di Padova e Flavio Zanonato, eurodeputato al Parlamento Europeo.

Numeri

Questa quinta edizione ospita 450 Partecipanti, 170 Aziende del settore energetico, 25 Espositori, 15 Interventi tecnici e 6 Atenei italiani e stranieri.