Legambiente, ancora una sonora bocciatura per l'aria di Padova
«Come purtroppo già ben documentato anche dal recente dossier Mal’aria, l’inquinamento atmosferico nelle centraline che misurano l’inquinamento urbano risulta fortemente critico. Il giudizio invece è buono in particolare sullo sviluppo dei percorsi ciclo-pedonali»
In occasione della tappa cittadina di Clean Cities, la campagna itinerante di Legambiente che fa il punto sulle politiche locali per il risanamento della qualità dell'aria, la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico elettrico, le strade scolastiche e le zone a zero emissione, l'adozione e l'implementazione dei PUMS, sono stati pubblicati i dati raccolti. Dati che non confortano.«Come purtroppo già ben documentato anche dal recente dossier Mal’aria, l’inquinamento atmosferico nelle centraline che misurano l’inquinamento urbano (quindi derivante soprattutto da traffico e riscaldamento) risulta fortemente critico. Alla luce dei nuovi valori limite stabiliti dall’OMS (e prossimamente anche europei), il PM10 a Padova dovrà essere ridotto del 50% entro il 2030, il PM 2,5 addirittura del 76% e gli ossidi d’azoto (NO2) del 66%», fanno sapere da Legambiente.
Numeri pessimi
«Numeri pessimi anche sul fronte della sicurezza stradale: 4 morti l’anno ogni 100.000 abitanti e 457 feriti sulla stessa base di valutazione», spiega Francesco Tosato, Vicepresidente di Legambiente Padova