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Banda larga di ultima generazione nella Bassa padovana: tutti i comuni interessati

Finanziamento del Governo per diffondere la connessione internet ultra veloce a 100 Mbps in tutta la Regione. Per la provincia euganea, una copertura trasversale che parte da Piove di Sacco e finisce a Montagnana attraversando le aree del Conselvano, del Monselicense e dell'Estense

Banda ultra larga a 100 Mbps per tutti. Grazie all’intervento del Governo, il Veneto avrà una connessione internet ultra veloce in grado di abbattere il digital divide. Attualmente nella regione la banda ultra larga a 30 Mbps copre il 20,1% delle unità immobiliari mentre la connessione a 100 Mbps raggiunge solo il 4%. In base alle dichiarazioni di intervento da parte degli operatori privati, nel prossimo triennio (2016-2018) è previsto che il 16% delle unità immobiliari del territorio regionale vengano coperte da banda ultra larga a 100 Mbps e il 61% coperte a 30 Mbps. Questo significa che, al 2018, il 39% delle unità immobiliari non saranno servite da servizi in banda ultra larga e che quindi l’obiettivo dell’85% di copertura previsto dal piano strategico nazionale sarà molto lontano dal suo raggiungimento con i soli investimenti degli operatori privati. Per ovviare a questa situazione, che non è solo una problematica del Veneto ma di tutto il Paese, il Governo ha deciso di investire direttamente per realizzare le infrastrutture necessarie a raggiungere gli obiettivi del piano banda ultra larga.

I COMUNI INTERESSATI. Lo scorso 11 febbraio 2016 è stato raggiunto un accordo con le Regioni per la cooperazione e la condivisione di obiettivi e risorse al fine di velocizzare lo sviluppo della banda ultra larga in tutti i territori, comprese ovviamente le provincie di Padova e Rovigo. Per la Regione Veneto il piano, per coprire gli obiettivi, prevede che l’intervento sia finanziato da: 315.810.955 di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione (messi a disposizione dallo Stato) ● 40.000.000 di euro da fondi POR FESR 20142020 e 43.000.000 di euro fondi da FEASR 20142020 (messi a disposizione dalla Regione). Con questi fondi verranno infrastrutturate tutte le aree bianche con una popolazione coperta di circa 1,6 milioni di cittadini. Per quanto riguarda la bassa padovana saranno coperti quei Comuni che altrimenti rimarrebbero per anni in un limbo di digital divide che si traduce in mancanze croniche infrastrutturali: Agna, Agna, Anguillara, Arquà Petrarca, Arre, Arzergrande, Bagnoli di Sopra, Baone, Barbona, Boara Pisani, Bovolenta, Brugine, Candiana, Carceri, Cartura, Casale di Scodosia, Casalserugo, Castelbaldo, Cinto Euganeo, Codevigo, Conselve, Correzzola, Due Carrare, Este, Galzignano Terme, Granze, Lozzo Atestino, Masi, Megliadino San Fidenzio, Megliadino San Vitale, Merlara, Merlara, Monselice, Montagnana, Ospedaletto Euganeo, Pernumia, Piacenza d’Adige, Piove di Sacco, Polverara, Ponso, Pontelongo, Pozzonovo, Saletto, San Pietro Viminario, Sant'Angelo di Piove di Sacco, Sant'Elena, Sant’Urbano, Santa Margherita d’Adige, Solesino, Stanghella, Terrassa Padovana, Tribano, Urbana, Vescovana, Vighizzolo, Villa Estense. Insomma, stiamo parlando di una copertura trasversale che parte da Piove di Sacco e finisce a Montagnana attraversando le aree del Conselvano, del Monselicense e dell'Estense per un totale di 56 comuni.

"POSSIBILITÀ DI RILANCIO". Dall’ampiezza del territorio della bassa padovana che sarà coperto, è evidente che ci saranno interventi di assoluta rilevanza destinati a cambiare completamente la fisionomia del territorio. Per la prima volta non saranno più solo i grandi centri abitati a beneficiare di un finanziamento del Governo. Saranno invece le aree più depresse strutturalmente ad avere la possibilità di rilancio del tessuto produttivo. "Sono numeri a dir poco impressionanti, che potrebbero mettere finalmente la parola fine al digital divide che attanaglia in particolare le aziende del basso Veneto - commenta Giulia Narduolo, deputata del Pd della Bassa padovana - Per raggiungere questo obiettivo il Governo sta investendo moltissimo. Si tratta di fatti concreti che permetteranno di avere un’infrastruttura internet di ultimissima generazione: grazie ad una banda larga di 100 Mbps sarà possibile lavorare con la rete internet da qualsiasi località del Veneto come se si trattasse della rete intranet aziendale. Tradotto, significa che due uffici dislocati in punti distanti chilometri avranno un’infrastruttura completamente connessa come se si trovassero nel medesimo edificio".

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