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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Stop cemento": raccolti 5mila € per ricorso al Tar contro Piano approvato in zona Iris

"Centomila metri cubi in una zona a rischio allagamenti solo a Terranegra e Forcellini"

Raccolti 5mila euro a sostegno del ricorso al Tar presentato da Legambiente ed alcuni residenti contro la cementificazione in quel che resta del cuneo verde Forcellini, alla destra del parco Iris. "Un risultato che speriamo possa crescere ulteriormente - commenta Andrea Ragona, presidente dell'associazione ambientalista - grazie all’appoggio di associazioni, comitati e cittadini che decideranno di contribuire alla campagna Salva il verde rappresentata dal simbolo della tartaruga Iris,  divenuta bandiera della lotta al consumo di suolo in una città tra le più sature di cemento a livello nazionale". 
 
"STOP AL CEMENTO". "Il ricorso al Tar - spiega la nota diffusa da Legambiente Padova - denuncia l’illegittimità di un Piano da 25mila metri cubi approvato dal Comune di Padova nonostante le diverse criticità segnalate, come ad esempio le strade previste sui terreni che dovrebbero servire all’ampliamento del parco, o i nuovi edifici della scuola d’inglese senza l’aumento di posti auto ad uso pubblico nelle vicinanze, come sarebbe richiesto dalla legge". "Al tempo stesso - precisa Ragona - questo ricorso rappresenta la determinazione di molti cittadini nel contrastare l’aumento di traffico, del rischio allagamenti e soprattutto l’erosione del poco verde rimasto, frutto di una politica del mattone che per troppo tempo ha condizionato lo sviluppo cittadino".
 
"100MILA METRI CUBI IN ZONA A RISCHIO ALLAGAMENTI". "Lo stop al consumo di suolo è un problema serio e l’unico modo per porvi un freno è una revisione dell’attuale pianificazione urbanistica. Solo in questa zona posta alla sinistra del canale San Gregorio, ad esempio, oltre alle lottizzazioni ad est e ad ovest del parco Iris, sono previsti altri interventi come il Pua Margherita (primo stralcio di attuazione adottato di recente con oltre 30mila metri cubi tra le vie Bortignon, Testa, Dell'Angelo e Toniolo) o il progetto di edificazione dell’area Colleoni (delimitazione d’ambito approvata tra le vie Filiasi, Colleoni, De Castro e Pinton) oltre ad altre aree di perequazione 'minori'. Un totale di oltre 100mila metri cubi di nuova edilizia, prevista quasi interamente in terreni che la Carta della Fragilità comunale segnala a rischio sia per il ristagno idrico da piogge intense, sia per le possibili esondazioni".

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