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"Fotografia ambientale", Padova solo 35esima: i trasporti il "bubbone nero"

È quanto emerso dalla 22esima edizione della ricerca Ecosistema Urbano, realizzata da Legambiente in collaborazione con l’Istituto di ricerca Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore: "Sostanzialmente mediocre"

Ecosistema urbano, giunto alla ventiduesima edizione, è la "fotografia ambientale" scattata annualmente a tutti i capoluoghi italiani da Legambiente, in collaborazione con il Sole 24 Ore, sulla base di 18 parametri ambientali. "I dati di Padova, relativi all'anno 2014, sono stati forniti dal Comune - spiega Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova - e descrivono una città sostanzialmente mediocre sul piano ambientale: 35esima nella classifica generale".

IL TRASPORTO PUBBLICO. Il "bubbone nero" rimangono la mobilità e il trasporto pubblico: "Basta vedere il crollo dei passeggeri trasportati da tram e bus negli ultimi 5 anni - evidenzia Passi - dai 150 viaggi all'anno per abitante del 2010, si è passati ai 146 del 2011, ai 136 del 2012, ai 133 del 2013, con il tonfo ai 130 del 2014. Anche la percorrenza annua media di un singolo autobus per abitante scende dai 30 chilometri del 2013 ai 29 del 2014".

MOBILITÀ. Il resto dei parametri riguardanti la mobilità non migliorano la situazione: "L’incidentalità stradale colloca Padova al 64esimo posto in classifica - spiega Passi - con 5,28 incidenti ogni 10mila abitanti. Invece di diminuire, come in molte altre città, restano 58 su 100 abitanti le auto circolanti in città, come l’anno scorso e come da 5 anni a questa parte. La percentuale di spostamenti su mezzi motorizzati privati (auto e moto) è del 59% sul totale. Le moto circolanti ogni 100 abitanti sono 13, piazzando Padova, per questo parametro, al 69esimo posto della classifica. Ferme a 0,85 metri per abitante le isole pedonali. Unico dato positivo, tra i parametri della mobilità, è lo sviluppo delle piste ciclabili, che nel 2014 toccano i 18,36 metri ogni 100 abitanti".

ALTRI DATI. "Nel 2014, il calo dello smog (NO2 , PM10, Ozono) è stato determinato da condizioni favorevoli per la dispersione degli inquinanti - sottolinea Passi - ci sono alcuni miglioramenti sul fronte della raccolta differenziata, che, grazie all’estensione del porta a porta, passa dal 43% del 2011, al 45,7 del 2012, al 48,6 del 2013 e al 50,7 del 2014. Diminuisce pure la produzione globale di rifiuti urbani, che scende dai 624 chili procapite del 2013 ai 615 del 2014. Anche il calo dei consumi idrici scende da 142 litri procapite a 132. Diminuisce, inoltre, la perdita d’acqua in rete, che scende dal 35% del 2013 al 33,5 del 2014. Non migliora infine, la capacità di depurazione delle acque di scarico: è ferma all’87%, da tre anni".

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