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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sostenibilità, Padova "collassa": precipita al 54° posto della classifica nazionale

Secondo "Ecosistema urbano", l'annuale rapporto dell'associazione ambientalista in collaborazione con Il Sole 24 Ore, nel 2013 il capoluogo euganeo ha subìto una "caduta rovinosa". Penultimo anche in Veneto

Una "caduta rovinosa". Padova al 54° posto nella classifica di Ecosistema urbano, la “fotografia ambientale” dei capoluoghi che Legambiente scatta annualmente, in collaborazione con il Sole 24 Ore, giunta alla ventunesima edizione. Un collasso che la fa precipitare di ben 15 posizioni rispetto allo scorso anno, in cui erano state "solo" 38 città a "fare meglio" del capoluogo euganeo. Situazione disastrosa anche a confronto con le altre province venete: solo Verona dietro di lei, al 55° posto.

I PARAMETRI. Ecosistema da quest’anno ne prende in considerazione 18 parametri. Il set di indicatori è composto ora da tre indici sulla qualità dell’aria (concentrazioni di polveri sottili, biossido di azoto e ozono), tre sulla gestione delle acque (consumi, dispersione della rete e depurazione), due sui rifiuti (produzione e raccolta differenziata), due sul trasporto pubblico (il primo sull’offerta, il secondo sull’uso che ne fa la popolazione), cinque sulla mobilità (tasso di motorizzazione auto e moto, modale share, indice di ciclabilità e isole pedonali), uno sull’incidentalità stradale, due sull’energia (consumi e diffusione rinnovabili). In base a questi parametri, Padova risulta 54esima, con un indice di sostenibilità del 51,49% (lo scorso anno era del 53,22%).

IL "COLLASSO". “Dopo 20 edizioni Ecosistema Urbano cambia pelle. Più che concentrarsi sulla qualità ambientale dei capoluoghi di provincia, il focus punta l’attenzione sugli indicatori che meglio di altri descrivono quello che l’amministrazione locale fa (o non fa) per migliorare la qualità urbana - dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova - i dati di Padova che presentiamo sono stati forniti dal Comune e riguardano il 2013, l’ultimo anno pieno di governo del centro sinistra. Nonostante migliori in alcuni parametri - continua Passi - tra quali spiccano l’aumento della raccolta differenziata e degli impianti solari termici e fotovoltaici, e abbia un’estesa rete di piste ciclabili, Padova resta attanagliata dai problemi di sempre: ha una pessima qualità dell’aria, è congestionata dal traffico, e un trasporto pubblico urbano cronicamente non all’altezza di una città sostenibile. Resta poi l’abnorme consumo di suolo e l’alluvione edilizia con tutti i guasti a cascata che comporta: aumento della mobilità privata, inquinamento, perdita di qualità territoriale. Da tempo Legambiente chiede una revisione dell’edificazione prevista dai piani comunali, che con 4.692.124 metri cubi è assolutamente sovradimensionata”

LA NUOVA AMMINISTRAZIONE. "Saprà la giunta Bitonci - si domanda Passi concludendo - far uscire Padova dalla stagnazione ambientale in cui gli anni del governo Zanonato-Rossi l’hanno condotta? Temiamo di no, visti i primi orientamenti della nuova giunta: l’addio alla seconda linea del tram, le nuove edificazioni in zona Iris, la mancanza di atti formali per il verde di piazzale boschetti, la localizzazione del nuovo ospedale in un’area a rischio idrogeologico, la parziale riduzione della Ztl, la volontà di costruire nuovi parcheggi, soprattutto nell’ex casema prandina, la mancata spinta all’espansione della raccolta differenziata porta a porta, non ci fanno ben sperare”.

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