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Inquinamento, Legambiente: "Veneto firma accordo anti-smog ma taglia trasporto pubblico"

Dal 1 al 30 luglio sono stati 16 i giorni in cui l’ozono ha sforato il limite di legge giornaliero (120 microgrammi per metro cubo d’aria). “In luglio un giorno su due abbiamo respirato aria malata e fuorilegge – dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – come in giugno, anch’esso con 16 superamenti

Dal 1 al 30 luglio sono stati 16 i giorni in cui l’ozono ha sforato il limite di legge giornaliero (120 microgrammi per metro cubo d’aria). “In luglio un giorno su due abbiamo respirato aria malata e fuorilegge – dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – come in giugno, anch’esso con 16 superamenti. Nel 2017 i giorni di sforamento sono già 40, ben di più dei 25 tollerati in un anno per legge, e purtroppo continueranno ad agosto e settembre. L’esposizione all’ozono concorre ad aggravare l'asma e altre patologie respiratorie, quali enfisemi e bronchiti, può provocare l'infiammazione del sottile strato di cellule che riveste le vie respiratorie. Se succede frequentemente vi possono essere dei danni a lungo termine, con una riduzione della qualità della vita. E’ una situazione intollerabile, che si ripete consecutivamente da 14 anni, senza che nessuna Amministrazione sia mai intervenuta attivamente.”

NECESSARIO. “Sul fronte della lotta allo smog da quest’anno c’è però una novità che riguarda anche Padova – segnala Passi: il 9 giugno è stato firmato dalle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto e dal Ministero per l’Ambiente l'accordo programmatico per la qualità dell'aria nel bacino padano, finalizzato al contrasto di Biossido di azoto e Pm10.  Quest’ultimo nella nostra città dall’inizio dell’anno ha già totalizzato 48 sforamenti del limite giornaliero di legge, contro i 35 giorni tollerati dalla stessa. Sforamenti che aumenteranno in autunno-inverno anche grazie allo strabismo della regione veneto che da una parte firma l’accordo di bacino ma dall’altra taglia i finanziamenti al trasporto pubblico aumentando in questo modo traffico e smog conseguente.”

MISURE. “L’accordo di bacino – continua Passi - tuttavia è un passo in avanti rispetto disomogeneità delle azioni antismog tra le varie Regioni, e nel Veneto addirittura tra le varie città, degli anni scorsi. Infatti le misure antismog saranno finalmente omogenee nelle quattro regioni, saranno praticamente obbligatorie in tutti i comuni con più di 30.000 abitanti e avranno corso per tutti dal 1 ottobre al 31 marzo. Per iniziare prevedono il blocco dei diesel (privati e commerciali) fino all’euro 3 compreso da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 18.30. La limitazione sarà estesa agli Euro 4 entro il 1 ottobre 2020 e agli Euro 5 entro il 1 ottobre 2025. Ma perché - si chiede Passi – non adottare le stesse limitazioni anche nei mesi più interessati del fenomeno dell’ozono?” Entro il 2025, inoltre, l’accordo di bacino prevede diverse misure per incentivare pratiche antismog: car sharing, mobilità ciclo-pedonale, nuovi interventi sugli impianti termici” conclude Passi.

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