rotate-mobile
life

Raggiunto il limite annuale di ozono, Legambiente: "Padova fuorilegge da 13 anni"

L'associazione denuncia come dal 2004, anno in cui l'Arpav cominciò a fornire dati sul limite per la "protezione umana" la città euganea sfori la soglia fissata per legge: "Mancano scelte strategiche del Comune"

Ancora una volta sul fronte inquinamento Padova è "fuorilegge". A dirlo è Legambiente che attraverso il suo portavoce Lucio Passi denuncia: "Domenica scorsa il valore per la protezione della salute umana dall’ozono, che è di 120 microgrammi per metro cubo d’aria, è stato superato per 25 giorni dall’inizio della stagione calda: limite massimo previsto per legge. Dal 2004 (cioè da quando l’Arpav fornisce i dati sul limite per la protezione umana), Padova ha sempre superato il limite annuale".

SOLUZIONI. Un biglietto da visita poco incoraggiante che ha dei responsabili ben precisi secondo l'associazione ambientalista: "Anziché procedere con una seria attività di limitazione della circolazione veicolare (a Padova fonte principale dei vari inquinanti atmosferici) l'amministrazione comunale persiste con l’ignorare il problema dello smog non tenendo in alcun conto i danni alla salute provocati, sul lungo periodo, da ripetute concentrazioni d’ozono. Il Comune, per esempio, potrebbe utilizzare parte dei 6 milioni di euro provenienti dalle multe fatte nelle tangenziali per potenziare il trasporto pubblico urbano. É  risaputo che esposizioni prolungate e ripetute all'ozono dei polmoni in fase di sviluppo dei bambini possono portare ad una riduzione della funzione polmonare una volta adulti. Inoltre, l'esposizione all’ozono degli adulti può accelerare il naturale processo d’invecchiamento della funzione polmonare ed aggravare malattie respiratorie preesistenti. L’ozono è il contraltare dell’inquinamento da polveri sottili (PM10) dei mesi più freddi. PM10 che a Padova nel 2016 ha già superato i 35 giorni consentiti di sforamenti giornalieri.

PROBLEMA IN CRESCITA. Purtroppo i superamenti giornalieri dell’ozono sono destinati a continuare perché l'ozono è un inquinante tipicamente estivo che aumenta la sua concentrazione nell’aria quando gli alti livelli di radiazioni solari trasformano gli ossidi d’azoto e i composti organici volatili, emessi soprattuto dai tubi di scappamento dei veicoli, nell’ozono stesso. Quanto alla Provincia di Padova, l’ozono ha raggiunto il limite in quasi tutte le località monitorate da Arpav: Este che ha raggiunto 25 superamenti e Cinto Euganeo che ne conta ben 29. Per il momento si salva solo Santa Giustina in Colle con 19.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Raggiunto il limite annuale di ozono, Legambiente: "Padova fuorilegge da 13 anni"

PadovaOggi è in caricamento