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Il Gal lancia la sfida per riaprire la via Romea Germanica

Battaglia Terme, Monselice, Pozzonovo, Tribano e Anguillara Veneta insieme per "spalancare" una delle strade di pellegrinaggio più antiche e celebri del Medioevo

#daiColliallAdige lancia una nuova sfida e guarda al turismo lento del trekking e della riscoperta delle antiche vie di pellegrinaggio che univano l’Europa centrale a Roma, culla della cristianità. Un primo nucleo di 5 comuni consorziati nel Gal Patavino, Battaglia Terme, Monselice, Pozzonovo, Tribano e Anguillara Veneta, guidati dal Comune di Tribano che per primo ha colto il potenziale di questa forma di turismo in costante crescita, hanno scelto di investire nella riscoperta della propria storia, nella rivalutazione dei tesori nascosti del proprio paesaggio rurale e dei propri monumenti sacri e profani, lavorando assieme per attivare una serie di servizi che vanno dal pernottamento alla ristorazione passando per la proposta turistica e storica dei luoghi nonché la ricca cultura enogastronomica del territorio.

L'investimento

L’investimento prevede inoltre di attrezzare i sentieri della via anche per i diversamente abili e con aree di sosta, fontanelle per l’acqua, colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici, cartellonistica e elementi architettonici identificativi tali da permettere, davvero a tutti, di vivere l’esperienza meditativa e lenta di camminare per ore e giorni, immersi nella natura e in un ritmo antico che libera nuovi pensieri e sensazioni. Una scommessa che potrebbe attirare fin da subito, tra i 10 e i 15 mila pellegrini l’anno. È un tratto altamente simbolico e ricco di potenzialità quello che dalla Basilica di Sant’Antonio da Padova porta verso Battaglia Terme, e poi Monselice, Pozzonovo, Tribano e fino all’Arca del Santo di Angulliara Veneta. 

Cavazzana

«La via Romea Germanica è una via tra le più lunghe: più di 2000 km uniscono Stade, alle porte di Amburgo, e Roma» spiega il sindaco di Tribano Massimo Cavazzana, primo promotore dell’iniziativa. «Ma siamo convinti che il tratto che connette la Basilica di Sant’Antonio da Padova, da sempre meta di pellegrinaggio per i cittadini di tutto il mondo, al sito dove è presente l’Arca del Santo ad Anguillara Veneta potrà vedere un crescente numero di camminatori e pellegrini godere delle bellezze nascoste di questi luoghi. Un tratto della via Romea Germanica attrezzato davvero per tutti, anche per i diversamente abili, e destinato a chi sceglie quel modo antico e pure sempre attuale di viaggiare con lentezza, facendo affidamento solo sulle proprie gambe e sugli incontri che la strada riserba a ciascun viandante».  

I 5 comuni

Il progetto, pensato dai 5 comuni aderenti al GAL Patavino, mira a valorizzare appieno le vie d’acqua di Battaglia Terme e siti bellissimi come il Catajo, Villa Emo e le risorse termali dell’area, sfruttare le potenzialità della città murata di Monselice con il suo Castello, la Rocca e pure la fortunata posizione di snodo ferroviario strategico verso Padova, Venezia e Bologna.  Un percorso che può contare sul valore storico-culturale-naturalistico dell’area di Pozzonovo e Tribano una zona davvero incontaminata della pianura alle pendici dei Colli Euganei, dove insistono ancora gli antichi fabbricati rurali tipici del territorio e dove sorgono centri urbani e edifici religiosi i cui tratti medievali e rinascimentali sono rimasti inalterati nei secoli. La tappa di Angullara Veneta, custode dell’Arca del Santo, apre un nuovo sentieroche era il prediletto dallo stesso Sant’Antonio nei suoi pellegrinaggi verso Roma.

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