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Legambiente: «Borgomagno deve restare chiuso alle auto. Un ponte sostenibile solo per tram e bici»

Evidenziando le problematiche che la chiusura del cavalcavia ha provocato a pedoni e ciclisti, l'associazione prova a lanciare la proposta all'amministrazione. Intanto da venerdì sarà chiusa la corsia anche per i veicoli privati

La chiusura della passerella ciclopedonale per i sul cavalcaferrovia Borgomagno per i lavori di messa in sicurezza del ponte sta alcune problematiche. I pedoni e ciclisti che a migliaia erano abituati ad attraversarlo tramite la passerella sul lato est, oggi scavalcano o si buttano in strada nella corsia promiscua, dove passano tram, autobus e auto. Da venerdì la strada sarà chiusa anche alle auto, ma Legambiente chiede all'amministrazione di rendere definitivo lo stop. L'appello è all'assessore alla mobilità e Urbanistica Andrea Ragona, che di Legambiente è stato il presidente per tanti anni.

Basta auto sul cavalcavia

Legambiente chiede all’Amministrazione comunale di prendere subito provvedimenti che limitino i disagi e le situazioni di insicurezza per pedoni e ciclisti: «Questa situazione di caos andava evitata prevedendo per tempo soluzioni più efficaci - commenta Sandro Ginestri, Presidente dell'associazione - .Può diventare l’occasione per ripensare in chiave futura la mobilità tra il centro e l'Arcella, destinando il Borgomagno al solo transito di tram, bus  biciclette e pedoni, e deviando il traffico automobilistico sui vicini cavalcavia Dalmazia e Ponte Unità d’Italia, come d’altronde è già previsto per le auto che da centro devono andare in direzione Arcella. Deviando su quei cavalcavia anche anche le poche auto che ancora lo percorrono dall’arcella al centro, si libererebbe un’intera carreggiata da destinare al transito in sicurezza di pedoni e biciclette».

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