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Ozono al massimo storico dell’ultimo quinquennio: le proposte di Legambiente

Padova "inquinatissima" dall'ozono: già battuto ogni record negativo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Alla data del 22 agosto l’ozono ha sforato il limite di legge giornaliero (120 microgrammi per metro cubo d’aria da non superarsi più di 25 giorni in un anno) ben 59 volte.

Record negativo già battuto

La stagione calda – il periodo in cui l’inquinamento da ozono si manifesta- è lungi dal finire e Padova nel 2018 ha già battuto ogni record negativo. Infatti i 59 giorni di superamento del 2018, che sono destinati ad aumentare ancora, hanno superato di gran lunga il totale annuale di ognuno degli ultimi 5 anni. Nel 2017 furono complessivamente 53, nel 2016 38, di nuovo 53 nel 2015, 31 nel 2014 e 41 nel 2013.” E’ per questo che Legambiente continua ad incalzare la Giunta affinché si moderi il traffico da cui proviene gran parte dell’ inquinamento atmosferico che attanaglia Padova, e si costruiscano urgentemente progetti per lo spostamento collettivo sia urbano che quello dell’area metropolitana. L’abbandono da parte della Regione del Sistema ferroviario metropolitano regionale (che poteva agevolare tantissimi pendolari) è una pessima notizia. Secondo Legambiente Zaia dovrebbe finanziare almeno il primo e strategico tratto (Stazione - zona industriale – interporto).

Il Comune

Dal canto suo il Comune quali progetti metterà in cantiere per supplire al mancato Smfr? E nel frattempo cosa si fa per calmiere almeno il traffico urbano? Ancora: in previsione dell’ondata di Pm10 che in autunno-inverno subentrerà all’ozono estivo, per tutelare la salute di tutti noi, Legambiente chiede che la parziale limitazione invernale del traffico, da anni assolutamente insufficiente, venga inasprita e fatta rispettare: l’ordinanza che fino allo scorso anno “vietava” la circolazione dei diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 è rimasta praticamente la stessa del 2011. D’altra parte dal 1 ottobre 2018 l’Accordo delle Regioni del Bacino Padano impegna i Comuni con più di trentamila abitanti a fermare i Diesel Euro 3 fino al 31 marzo, ma chiede agli stessi e fermare gli euro 4 entro il 2020. Legambiente chiede all’Amministrazione di farlo da subito. Al di la delle doverose limitazioni del traffico invernali servono soprattutto misure strutturali.

Le proposte di Legambiente

Legambiente da anni ha messo in campo diverse proposte in tal senso. Ne ricordiamo alcune: mentre aspettiamo le due nuove linee del Tram, bisogna subito potenziare moltissimo il servizio fornito dai bus, usando parte dei milioni di euro provenienti dalle multe degli autovelox per aumentare la frequenza delle corse. E’ necessario fare presto la Bicipolitana e le Zone 30 (su cui l’Amministrazione –ne diamo atto- lavora, ma di cui non abbiamo certezza dei tempi). E’ fondamentale riorganizzare la politica della sosta, a partire dalla rinuncia agli inutili nuovi parcheggi che si vorrebbe fare al PP1 e alla Prandina: di park in centro, che non fanno altro che attrarre traffico, ce ne sono fin troppi, mentre mancano ancora diversi parcheggi scambiatori nei punti di accesso a Padova. Legambiente Padova 0498561212

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