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La lanterna magica in Veneto tra '700 e '800

Conferenza: il cinema prima del cinema in Veneto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

LA LANTERNA MAGICA NEL VENETO TRA '700 e '800
conferenza a cura di Laura Minici Zotti

20 gennaio ore 17.45

Sala Rossini - Pedrocchi PADOVA


Giovanni Battista Belzoni esploratore, Anna Maria Cortina lanternista e Francesco
Antonio Avelloni detto "il poetino", commediografo, Giovanni Santini astronomo e fisico
Giovanni Battista Belzoni, (1778-1823) nasce a Padova , ben noto per le sue scoperte in
Egitto delle quali il Museo Civico di Padova, conserva due importanti donazioni: le statue
leontocefale della Dea Sekhmet. Aveva usato la Lanterna Magica, ideando la Fantasmagoria,
nell'intento di terrorizzare il pubblico che assisteva alla proiezione. Le proiezioni erano
programmate in vari teatri d' Inghilterra. Una insolita "scoperta" di un personaggio ben noto
ai padovani e non solo.
Anna Maria Cortina (1769-1833) nasce a Venezia e in tempi recenti, le ricerche
all'Archivio di Stato di Venezia, hanno portato al ritrovamento di alcuni documenti. Della
girovaga in questione disponiamo di notizie, che riguardano l'ultimo periodo della sua vita,
ma il personaggio è interessanti al fine di delineare un aspetto cha sarà poi fondamentale per
la nascita del Cinema, ovvero le forme di intrattenimento popolare, comprese le proiezioni
con la Lanterna Magica.
Francesco Antonio Avelloni detto "il poetino" (1756-1837). Sempre a Venezia nello stesso
periodo storico incontriamo un ben noto commediografo, contemporaneo di Carlo Goldoni,
che forse non era lanternista, ma tra le sue commedie più note, ne intitola una: "La
Lanterna Magica". Anche questo personaggio testimoniava come questo strumento di
meraviglie, destasse l'interesse degli scrittori del tempo.
Giovanni Santini (1787-1877), insigne astronomo e fisico, doveroso ricordare che, dal
1813 e per lunghi anni, fu direttore dell'Osservatorio Astronomico dell'Università di Padova
e Membro dell'Astronomic Society di Londra, nel 1828 nella sua opera: "Teorica degli
stromenti ottici ecc." fornisce una descrizione molto accurata della Lanterna Magica, anche
sotto l'aspetto della costruzione, oltre al procedimento di una rappresentazione di
fantasmagoria.

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