Si sta per concludere l’ultimo mese dell’autunno meteorologico contraddistinto quest’anno da una anomala successione di perturbazioni che ha provocato anche in Veneto una serie di eventi pluviometrici importanti, spesso a carattere sciroccale con piogge anche forti e abbondanti, nevicate copiose in quota, rinforzi di vento molto significativi specie sulla costa e in montagna
Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto conferma la criticità idraulica ‘arancione’ nel bacino del Basso Brenta-Bacchiglione: sarà valida fino alla mezzanotte di lunedì 25
Condizioni di maggiore stabilità e più soleggiate fino a martedì sera. Mercoledì nuovo peggioramento per l'avvicinamento di una saccatura da Ovest che porterà ancora precipitazioni
Dopo giorni di piogge intense la situazione va lentamente migliorando: vengono comunque tenuti sotto osservazione i bacini fluviali tra cui il Bacchiglione e il Brenta
"Il Centro funzionale decentrato della Protezione civile del Veneto avvisa che sino alle ore 20 di mercoledì 20 novembre, a causa delle precipitazioni che proseguiranno anche nel pomeriggio odierno, rimangono sotto osservazione (allerta gialla) per criticità idraulica e idrogeologica tutti i bacini del Veneto"
A comunicarlo è la Regione Veneto: le previsioni indicano nel pomeriggio/sera di lunedì 18 novembre precipitazioni in progressiva estensione e moderata intensificazione nella serata/notte
Monitorati speciali tutti i fiumi, in particolare Piave, Livenza e Brenta-Bacchiglione: le piene dei fiumi transiteranno in serata e nella notte nei tratti terminali mentre a Venezia il Centro Maree ha confermato l’alta marea a 1,60 metri verso le ore 13
Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile Regionale indica maltempo in attenuazione ma nuova perturbazione in arrivo dalla serata di sabato 16 novembre
Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile Regionale ha emesso un bollettino di aggiornamento della situazione in base alle evoluzioni meteo
«Le previsioni meteo dicono che, dopo una pausa, da sabato pomeriggio è previsto un nuovo peggioramento delle condizioni per circa 24 ore. A preoccupare sono le precipitazioni intense, attese in particolare nella parte orientale della pianura veneta, ma soprattutto la previsione di vento forte in quota, che rende particolarmente elevato il rischio valanghe»
"In considerazione del quadro meteorologico previsto il Centro decentrato della Protezione civile del Veneto ha dichiarato lo stato di pre-allarme (allerta arancione) per criticità idrogeologiche su tutta la fascia montana e pedemontana del Veneto e per il bacino idraulico del Basso Brenta-Bacchiglione"
"Dopo una pausa tra il pomeriggio di mercoledì 13 e la prima parte di giovedì 14 novembre, con tempo relativamente stabile e senza precipitazioni, sulla regione è previsto l’arrivo di una nuova perturbazione associata ad un ampio sistema depressionario che si andrà formando sull’Europa occidentale"
Dalla serata di martedì la situazione è precipitata sulla regione. Nel capoluogo euganeo qualche albero abbattuto, la situazione peggiore sul litorale e in alcuni comuni
Le previsioni del tempo dei principali siti metereologici locali e nazionali indicano forti piogge per tutta la giornata di martedì 12 novembre con accumuli che possono anche superare i 40 millimetri
Il Centro funzionale decentrato della Protezione Civile ha emesso un avviso di criticità idrogeologica e idraulica, decretando lo stato di preallarme e di attenzione dal pomeriggio di venerdì 8 alle ore 8 di sabato 9 novembre
Il Centro Funzionale decentrato della Regione Veneto, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione, ha dichiarato lo stato di "attenzione" per criticità idrogeologica (rete secondaria) su tutti i bacini idrografici del Veneto
Come spiega Arpav "sul Veneto è previsto l’ingresso di correnti cicloniche più umide e instabili che riporteranno molte nubi e delle precipitazioni tra sabato 2 e domenica 3 novembre"
Il meteo urbano di Padova in questi giorni sta oscillando in un’anomalia termica significativa, compresa tra più 5 - 7 gradi centigradi rispetto alla temperatura media stagionale degli ultimi trent’anni