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Auto, rischio-traffico anche fuori dalle strade: «A ottobre avremo 161mila veicoli da revisionare»

A lanciare l'allarme sono gli autoriparatori di Confartigianato Padova: «La proroga delle scadenze rischia di “congelare” per mesi le revisioni delle auto, con conseguente impossibilità di circolare per i cittadini»

Il comparto dell’autoriparazione - in particolare le officine autorizzate alle revisioni degli autoveicoli - lancia l'allarme: la proroga della scadenza al 31 ottobre 2020 di tutte le revisioni già scadute e di quelle in scadenza entro il prossimo 31 luglio 2020, recentemente concessa dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, rischia di “congelare” per mesi le revisioni delle auto, rendendo di fatto improponibile eseguirle nei tempi previsti con conseguente impossibilità di circolare per i cittadini.

161mila veicoli

Spiega Franco Silvestrin, presidente degli Autoriparatori di Confartigianato Imprese Padova: «Si tratta di aritmetica: in provincia di Padova si accumuleranno, a inizio ottobre, circa 161mila veicoli da revisionare, pari al 75,4% del totale annuale. Le officine autorizzate in provincia sono 138, pertanto ognuna dovrebbe revisionare oltre 1.167 auto in un mese: ciò significa una ogni 10 minuti. Sarebbe ovviamente impossibile anche in condizioni normali visto e considerato che mediamente per effettuare una revisione sono necessari dai 20 ai 40 minuti, figuriamoci in un periodo di pandemia dove le maggiori accortezze all’accettazione e le procedure di igienizzazione che ci vengono prescritte rallenteranno il nostro lavoro. Se riuscissimo a revisionare 20 auto al giorno ci vorranno oltre due mesi e mezzo, con gravissimo danno per decine di migliaia di utenti che per mesi non potranno usare l’automobile o il mezzo da lavoro se non a rischio di salate sanzioni e a discapito della sicurezza stradale».

Revisioni

Aggiunge Silvestrin: «Lungi da me contestare le proroghe, volte a tutelare quella fascia di utenti che si è trovata, e lo è ancora, costretta a casa. Tuttavia invito a non attendere necessariamente il giorno prima della scadenza dei termini per eseguire gli interventi di manutenzione e revisione del veicolo qualora l’utente sia autorizzato a muoversi. Invito i colleghi a informare i propri clienti a provvedere per tempo considerato anche che la proroga della scadenza non è valida per chi dovrà recarsi all’estero. Dal 4 maggio scorso sono tornati a spostarsi centinaia di migliaia lavoratori veneti grazie all’inizio della fase 2 e le autofficine sono aperte: non c’è motivo di procrastinare gli interventi a discapito della sicurezza se il cittadino è autorizzato a muoversi».

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