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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Guerra di nervi per la città di Boeri, Lega e Fdi presentano 230 emendamenti prima del via libera

L'assise dà l'ok al Piano degli Interventi alle 2:40 di notte dopo l'estenuante ostruzione dell'opposizione e dieci ore di seduta

Approvato in Consiglio comunale il Piano degli Interventi. In nottata si è conclusa la seduta dopo dieci ore di discussione. Fratelli d'Italia e Lega hanno presentato infatti 230 emendamenti sul nuovo piano regolatore della città. Ritenuti tutti ammissibili, sono stati discussi fino a notte fonda.

Boeri

Un piano che porta la firma dell'archistar Stefano Boeri e del suo studio di architetti: «Il Piano degli Interventi di Padova è stato il risultato di una serie di incontri con i cittadini, le consulte e gli stakeholder della città - evidenzia proprio Boeri - .Siamo particolarmente soddisfatti degli esiti del processo di partecipazione, che ha dato vita al progetto di rigenerazione di Padova come città di rioni a partire da una serie di principi fondamentali per le città contemporanee: penso al contenimento del consumo di suolo, al potenziamento del trasporto pubblico e all'implementazione del sistema ambientale attraverso la forestazione urbana. Valori che renderanno Padova una città ancora più vivibile, attrattiva e competitiva a livello nazionale e internazionale».

Ragona

«Questa sera il consiglio comunale ha affrontato una discussione e una votazione molto importanti per Padova - evidenzia l'assessore all'urbanistica, Andrea Ragona - .Con l’approvazione del Piano degli Interventi, che tra qualche giorno, dopo la pubblicazione degli atti, diventerà efficace (diventerà efficace 15 giorni dopo la pubblicazione del provvedimento nell’Albo pretorio del Comune di Padova), Padova inverte la rotta rispetto al passato e traduce in atti concreti la necessità di tutelare il territorio rigenerando il costruito e preservando il non costruito, di arrestare il consumo di suolo e adattarsi ai cambiamenti climatici, di progettare un’urbanistica che parli di inclusione sociale e sviluppo economico, mettendo al centro la mobilità sostenibile e l’ambiente. Il Piano degli Interventi è infatti lo strumento urbanistico generale grazie al quale si determina lo sviluppo della città negli anni a venire e con l’approvazione di oggi diamo il via all’operatività di uno strumento capace di rispondere alle sfide del presente, che si inserisce dentro lo scenario di grandi cambiamenti climatici e ambientali, economici e sociali, che negli ultimi vent'anni hanno investito profondamente i nostri territori».

Mosco

«Ancora una volta ci troviamo di fronte a una gigantesca ipocrisia - dice invece Eleonora Mosco, la consigliera leghista che ha firmato molti degli emendamenti discussi ieri - .Dietro gli obiettivi dichiarati, e in teoria condivisibili, di questo Piano degli Interventi, si nascondono le vere intenzioni di chi ha concepito questo provvedimento: la riduzione del numero di abitanti della città e il blocco totale dell'attività edilizia. Nella relazione introduttiva si afferma che lo scopo dell'amministrazione è ridurre il consumo di suolo, aumentare il verde e favorire la rigenerazione degli edifici attraverso il sistema dei crediti edilizi. Tali previsioni non trovano corrispondenza nella parte prescrittiva del Piano, che avrà l'effetto di ridurre non tanto il consumo del suolo quanto la capacità insediativa, ossia il numero di nuovi abitanti che la città potrà ospitare. La definitiva cancellazione di tutte le aree edificabili, oltre a comportare un grave danno economico ai proprietari dei terreni, completa il quadro generale che porterà alla totale paralisi edilizia della città»

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