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I 5 Stelle contro l'ampliamento dello stabilimento Bonollo a Conselve

Nel Conselvano, la Distilleria Bonollo intende costruire dei nuovi impianti, un ampliamento della struttura che genera molti interrogativi tra i residenti che già negli anni hanno denunciato i vari problemi originatisi dall’impianto esistente

Nel Conselvano, la Distilleria Bonollo intende costruire dei nuovi impianti, un ampliamento della struttura che genera molti interrogativi tra i residenti che già negli anni hanno denunciato i vari problemi originatisi dall’impianto esistente. 

Variante

«Nel mese di luglio abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti allo Sportello Unico Attività produttive del conselvano - dichiara il Consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle Federico Visentin - e pochi giorni fa ci sono stati consegnati i documenti riguardanti una variante in corso d’opera relativa alla riqualificazione e consolidamento del sito produttivo. Le modifiche al progetto iniziale, che prevedono un ampliamento dell’attuale struttura edilizia vengono giustificate dalla azienda come un’azione necessaria per poter ‘rimanere competitivi nel mercato visti i condizionamenti presenti e futuri generati dall’emergenza Covid-19».

3000 metri quadri

«Stiamo parlando di modifiche di una certa entità ed invasività per oltre 3000 metri quadri di superficie occupata da strutture di 14 mt di altezza media” sottolinea il Consigliere “quali: un corpo fabbrica per la lavorazione dei vinaccioli ed estrazione di polifenoli, un ulteriore corpo fabbrica di 103 mt quadrati realizzato in ferro che alloggerà una caldaia a vapore (la cui potenza è ignota), una struttura in ferro che dovrà sostenere 2 cisterne dall’altezza complessiva di 16,70 mt, un nuovo impianto di cogenerazione da 1,5 MW per la produzione di energia elettrica ed una cabina di trasformazione ENEL sull’angolo est a ridosso di quella recentemente installata».

Cittadini

«Sino ad oggi, lo stabilimento delle distillerie Bonollo - conclude il consigliere Visentin - è stato al centro di una serie di problematiche segnalate dai cittadini inerenti rumori, polveri ed emissioni odorigene ed è forte il timore che, l’istallazione di una nuova caldaia a vapore, vada a determinare un ulteriore possibile inasprimento di sostanze potenzialmente inquinanti che si andranno a sommare a quelle dell’impianto a biogas già presente  le cui emissioni in atmosfera sono paragonabili a quelle generate da settemila abitazioni domestiche».

Interrogativi

«Sono tanti i quesiti che ci poniamo - spiega il deputato pentastellato della commissione bilancio e finanze alla Camera Raphael Raduzzi - non ultimi quelli legati all’ulteriore consumo di suolo che un ampliamento di tale portata determinerà. Manca una Valutazione di Impatto Ambientale e di conseguenza non si è fatta una verifica per chiarire se tale progetto possa avere un impatto significativo e negativo sull’ambiente. Lo stesso dubbio evidentemente se lo pone anche la Commissione ambiente del Comune che nella relazione di agosto notifica, non essendo evidenti nei documenti presentati le caratteristiche di impatto ambientale che tale impianto potrebbe produrre, che sia necessario un approfondimento».

«Il MoVimento 5 stelle è da sempre sensibile alle tematiche ambientali e vogliamo che la salute dei cittadini sia tutelata” conclude Raduzzi “per questo, ci attiveremo in tutte le sedi opportune per dare risposte alle numerose segnalazioni fatte dai cittadini della zona che meritano attenzione e di veder chiarito ogni dubbio».

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