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In 500 contro il Governo: «Discriminano bambini e cittadini, Padova esempio di civiltà»

All'appuntamento nazionale in difesa delle cosiddette famiglie omogenitoriali delle 15 erano in tantissimi, almeno 500 i partecipanti. E' stata scelta Padova per la posizione assunta dall'amministrazione che ha deciso di continuare a registrare tutti i bambini all'anagrafe, senza escluderne alcuno

Da quando, dopo la discutibile iniziativa del Governo, l’incertezza giuridica aleggia su più di trenta bambini figli di coppie omogenitoriali registrati a Padova dal 2017, la città del Santo è diventata il luogo simbolo di quella che è, non facciamo fatica a scriverlo, una battaglia di civiltà. Una vicenda che ha visto la procura richiedere al Comune gli atti delle iscrizioni all’anagrafe. E il tribunale, in linea teorica, potrebbe decretarne addirittura la nullità. Per questo è stata scelta Padova, per la manifestazione nazionale in difesa di figli che rischiano di vedersi cancellato, tutto di un tratto, un genitore. E parliamo di bambini già nati, alcuni di sei, sette anni. In tanti si sono dati appuntamento in una città, Padova, la cui l'amministrazione si è detta subito contraria alla decisione del Governo, e che ha risposto registrando il 36esimo figlio di una coppia omgenitoriale nato a Padova. Un atto più che simbolico, che ha messo la nostra città al centro di una battaglia che riguarda tante persone e famiglie. All'appuntamento delle 15 erano in tantissimi, almeno 500. Oltre a  singoli cittadini, tante coppie con i loro figli ma anche rappresentanti istituzionali. C'erano le assessore Francesca Benciolini e Margherita Colonnello, gli onorevoli Alessandro Zan e Rachele Scarpa del Pd. La trevigiana è la più giovane deputata del parlamento. Presente anche il sindaco di Montegrotto Terme, il socialista Riccardo Mortandello. Alessia Crocini, presidente nazionale associazione famiglie arcobaleno ha commentato: «Con che senso di giustizia si può andare da un bambino di 5/6 anni e dirgli che uno dei suoi genitori, non lo è più. Questo Governo ha fatto male i conti visto che invece che dal consenso è stato investito da proteste e piazze piene di gente». 

Manifestazione famiglie arcobaleno

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