rotate-mobile
Politica

Abano Terme, quale strategia ambientale?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Abbiamo appreso dalla stampa che sono previsti significativi cambiamenti per il verde pubblico di Abano, alcuni positivi, altri meno.

Noi del Movimento 5 Stelle, da sempre orientati alla tutela dell'ambiente, accogliamo con piacere la notizia che l'immagine dell'Istituto Alberti e di Villa Bembiana verrà presto rinnovata con la piantumazione di nuove piante, 33 destinate alla Scuola Superiore Alberti e 300 assegnate alla Villa di Monterosso in occasione della "Festa dell'Albero" che viene celebrata il 21 novembre di ogni anno.

Diverso il destino di Piazza Caduti, il cui aspetto verrà completamente rivoluzionato dal posizionamento di 26 palme, malgrado tale specie sia notoriamente afflitta dal punteruolo rosso, micidiale coleottero contro il quale anche in Veneto è massima allerta mentre in tutto il Paese è già in atto una vera e propria "lotta al parassita". Per citare alcuni esempi, a Sassari è obbligatoria la segnalazione del parassita se presente nelle palme e la mancata comunicazione da parte dei privati è reato.

In Toscana il piano di azione regionale per contrastare la diffusione del punteruolo rosso, prevede il monitoraggio delle infestazioni a cura del servizio fitosanitario regionale con la collaborazione dei comuni in cui sia presente l'insetto.

Noi del M5S ci stiamo chiedendo quali possa essere il motivo per cui si vogliono utilizzare piante ad alta criticità di diffusione del parassita nel nostro territorio.

Saremmo anche lieti di avere dei chiarimenti sul consistente abbattimento degli alberi delle Vie Volta, Flacco (lati destro e sinistro) Via Mazzini, lato sinistro di Via Appia Monterosso, Via Petrarca (lato destro dall'incrocio di Via Boccaccio a Via Ghislandi) per un totale di euro 740.890,01 (questo l'ammontare della spesa per i lavori). Ovvero, quantomeno vorremmo avere la certezza che al posto dei maestosi pini marittimi siano davvero piantumati altri alberi necessari anche a rinfrescare dalla sempre più soffocante calura estiva.

Ci chiediamo difatti come mai Via Colombo, originariamente abbellita da splendidi pini somigli ora ad un deserto, dato che i 20 pini abbattuti lo scorso anno non sono stati sostituiti e il fatto che il marciapiede sia stato lastricato lascia dedurre che non la ripiantumazione non sia prevista né ora né mai.

Anche il pino abbattuto il 26/11/2013 in Via dei Colli non è stato soppiantato da altra essenza, al suo posto c'è il "buco" lasciato dalla demolizione dell'albero. Un albero sano.

Gli alberi rimuovono importanti percentuali di agenti inquinanti dall'aria che respiriamo, è dunque facile comprendere quanto sia grave per l'ambiente l'eliminazione di piante sane. Speriamo proprio che la "riqualificazione dell'arredo urbano" così condotta non si riduca in realtà a mera propaganda elettorale pagata con il denaro dei cittadini per distrarre gli aponensi sia dai danni alla salute provocati dall'abbattimento di alberature urbane (tutte di medie e grandi dimensioni) con la giustificazione che siano malate, "inadeguate" o a rischio crollo sia da ulteriori progetti di cementificazione.

Rimanendo ancora nell'ambito della strategia ambientale, ci chiediamo anche che fine abbia fatto il nostro progetto per la realizzazione di un bosco di 12.000 alberi (18 ettari di terreno) ai piedi del Monte S.Daniele presentato al Sindaco il 04/02/2013. Come riportato nel rispettivo articolo, "oltre che migliorare la vita di cittadini e ospiti, un tale polmone verde sarebbe utile anche alla salvaguardia idrogeologica del territorio".

Infine, facciamo presente che amministrazioni inserite in contesti ambientali e paesaggistici di grande pregevolezza come Cortina e Asiago hanno respinto il Piano Casa di cui alla Legge Regionale 32 del 2013. In deroga a qualsiasi piano urbanistico, il Piano Casa Ter consente di attuare aumenti di volumetria e altezze violando la competenza statale in materia di tutela dell'ambiente e rendendo possibile l'edificabilità in aree protette alimentando il consumo del suolo e favorendone l'impermeabilizzazione.

La terza proroga di questo scontato "piano" per incrementi volumetrici nel campo edile sarà applicabile fino al 10 maggio 2017 e sarà utilizzabile perfino per gli immobili edificati fino al 31 ottobre 2013 per il 20% della volumetria o della superficie esistente, fino a 150 metri cubi per unità immobiliare anche su unità separate entro i 200 metri dall'edificio principale. Peraltro il testo non contiene le necessarie autorizzazioni ambientali per le aree soggette alla tutela di vincoli paesaggistici.

Cosa ne pensa la cittadinanza? Quale potrebbe essere l'impatto del Piano Casa sulla città? Sul futuro dei nostri figli?

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Abano Terme, quale strategia ambientale?

PadovaOggi è in caricamento