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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Adl Cobas: «BusItalia investe in tecnologie? Non si dimentichi dei lavoratori»

«Serve concretizzare anche misure chiare e semplici che vadano nella direzione di garantire anche ai lavoratori di Busitalia riconoscimenti economici e normativi in grado di dare risposte al vero patrimonio di questa azienda i lavoratori»

Una nota di Adl Cobas in risposta all'aunnuncio di BusItalia di grossi investimenti nella tecnologia per migliorare il trasporto pubblico.

Investimenti

«Apprendiamo dai giornali molte novità in merito al trasporto pubblico, novità certamente positive per l’utenza e per chi spera sempre in un trasporto pubblico migliore, puntuale ed efficiente, quello che ancora una volta manca negli investimenti di questa azienda è l’investimento da fare sul personale, ancora una volta non si considera minimamente alcun investimento per migliorare la vita dei lavoratori, riconoscere la loro professionalità, rispondere ai bisogni economici derivanti da stipendi da fame soprattutto per i nuovi assunti».

Servizio

«A noi fa piacere che si voglia migliorare il servizio, che si possa pagare il biglietto anche con carta di credito, che vengano installate nuove emettitrici di biglietti a terra, che vi sia il GPS per scoprire dove si trova l’autobus e quando arriverà, che si rinnovino 150 fermate, che vi siano nuovi sistemi di sorveglianza all’interno per garantire la sicurezza di tutti, ma vorremmo anche capire quando si parlerà di alzare gli stipendi a chi per uno stipendio di circa 1200 euro ha tutti i giorni la responsabilità dei passeggeri che trasporta e tutti i giorni vive lo stress di un traffico caotico e altamente inquinante».

Sanzioni

«Per non parlare di tutte le sanzioni elevate a chi magari per semplice dimenticanza non aveva con se il blocchetto dei biglietti  o riteneva in quel momento proprio per garantir ela sicurezza impossibile fermarsi a vendere il biglietto a chi ne era sprovvisto. Inoltre chiediamo, come e soprattutto se si ha intenzione, di garantire il misero importo in più che la vendita dei biglietti a bordo da parte dell’autista si aggiungeva alla fine del mese al salario di chi è soggetto a turni che certamente non si possono definire tranquilli e favorevoli ad una vita familiare tranquilla e sicura». 

.Lavoratori

«Turni che ci vedono correre per garantire che non saltino le corse, turni che ci costringono a scendere da un mezzo per salire su un altro da un'altra parte, turni che nella maggior parte dei casi non garantiscono orari corretti di percorrenza soprattutto nelle ore di punta o che non tengono conto delle deviazioni stradali relative a lavori in corso. Sempre dai giornali apprendiamo che queste novità potrebbero concretizzarsi entro la fine dell’anno, per questo noi diciamo chiaramente che c’è tutto il tempo per concretizzare anche misure chiare e semplici che vadano nella direzione di garantire anche ai lavoratori di Busitalia riconoscimenti economici e normativi in grado di dare risposte al vero patrimonio di questa azienda i lavoratori».

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