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Aggressione omofoba al Pride Village, Concia (Pd): "Serve una legge"

La deputata del Partito Democratico interviene dopo l'episodio di violenza denunciato da un 23enne di Mestre preso a pugni in faccia "perchè gay" da un altro giovane in fiera a Padova, location della lunga kermesse estiva Lgtb

"L'episodio di ieri è avvenuto in una realtà importantissima come il Pride Village di Padova, a dimostrazione che gli omofobi vogliono colpire quei luoghi inclusivi che abbattono gli steccati e creano ponti fra i cittadini". Sono le parole della deputata del Partito Democratico Paola Concia che oggi è intervenuta per commentare l'episodio di violenza avvenuto sabato in fiera a Padova, location del Pride Village, e che ha visto un 23enne omosessuale di Mestre venire deriso, offeso e picchiato in volto con un pugno da parte di un altro giovane padovano.

IL FATTO: PICCHIATO AL PRIDE VILLAGE PERCHÈ GAY

SERVE UNA LEGGE. "Dopo l'ennesima gravissima aggressione omofobica avvenuta a Padova - ha detto l'esponente del Pd - mi sembra che il nostro paese si stia rassegnando tristemente ad assistere impotente a quella che è una vera e propria deriva di violenza. Io non voglio arrendermi e continuerò a ripeterlo all'infinito: serve una legge contro l'omofobia e la transfobia. Il resto sono solo chiacchiere. Mi auguro che il Governo Monti voglia riaprire il fascicolo omofobia e transfobia; bisogna occuparsi quanto prima di questo tema che ogni giorno aumenta il divario fra noi e quei paesi europei che hanno legiferato ormai da moltissimo tempo su queste tematiche".

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