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Il sindaco di Pozzonovo visita il presepe della scuola: «Segno di amore e speranza»

La leghista Arianna Lazzarini in visita all'istituto Galliero riaccende la polemica sollevata da don Luca Favarin. «É importante che i giovani portino avanti la tradizione»

Il sindaco Arianna Lazzarini ha visitato sabato 22 dicembre il presepe allestito all’ingresso della scuola primaria di Pozzonovo dagli alunni dell’istituto don Paolo Galliero, portando gli auguri di Natale dell’amministrazione.

Segno di speranza

«Sono felice che i ragazzi abbiano realizzato questo segno» ha dichiarato il sindaco «che arriva in un momento in cui da troppe parti si cerca di stigmatizzarlo o peggio di dargli una valenza ideologica. Il presepe, ovvero un bambino che nasce, è segno di speranza, di amore e di dono generoso, valori da una parte universali e dall’altra identitari, che vogliamo difendere. Che siano i più giovani a portare avanti questa tradizione, per noi è un segno importante che da sindaco e deputato mi rende orgogliosa».

Pozzonovo paese dei presepi

Lazzarini nelle scorse settimane aveva scritto al dirigente scolastico affinché sensibilizzasse i ragazzi sulla tradizione e la possibilità di fare il presepe: «La mia istanza è stata accolta e di questo ringrazio il preside e gli insegnanti. Anche noi in municipio abbiamo allestito un presepe, inaugurato due settimane fa a inizio Avvento, e invito tutti a fargli visita perché è una creazione artistica davvero rilevante». Domenica 23 dicembre sarà aperta anche la Natività allestita in chiesa, «Cosicchè tutti i fedeli che arriverano per le funzioni natalizie possano ammirarlo e viverne lo spirito più vero», conclude Lazzarini.

La polemica

Le parole del primo cittadino leghista si aggiungono alla bagarre delle scorse settimane, che aveva visto Lazzarini battagliera contro le parole provocatorie di don Luca Favarin. Il sacerdote invitava tutti coloro che non condividono gli ideali dell'accoglienza dei migranti a non allestire il presepe. «A questo prete, evidentemente più vicino ai finti profughi che alle nostre famiglie cristiane, rispondo semplicemente che il presepe è il simbolo delle nostre tradizioni e rappresenta la celebrazione della vita» era stata la secca risposta del sindaco di Pozzonovo.

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