rotate-mobile
Politica

Arresto di un imam, le reazioni politiche. Giordani: «I bambini non si toccano»

Il sindaco di Padova commenta l’operazione della polizia rivolgendo «miei più sinceri complimenti alla Procura e alla Digos per il lavoro di indagine». Dicono la loro anche Elena Donazzan e Andrea Ostellari

«Un ringraziamento e i miei più sinceri complimenti alla Procura e alla Digos per il lavoro di indagine che ha portato ai provvedimenti di questa mattina. I bambini non si toccano e questo lavoro intelligente delle istituzioni per circoscrivere e reprimere fenomeni inaccettabili è il primo pilastro di una positiva integrazione per la quale tutti dobbiamo lavorare»: così il sindaco di Padova Sergio Giordani commenta l’operazione di polizia che ha portato all’arresto di un imam per maltrattamenti sui bambini.

Il commento

Prosegue il primo cittadino: «È significativo e fa davvero ben sperare che l’operazione in oggetto sia frutto della consueta professionalità di magistratura e forze dell’ordine in un rapporto di ascolto e collaborazione con il mondo scolastico e con la stessa comunità islamica locale».

Francesca Benciolini

Anche l'assessora Francesca Benciolini ha voluto mettere al centro i minori, le vere vittime di questa vicenda: « La Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza riconosce tutti i bambini e tutte le bambine del mondo come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Ogni bambino o bambina, ragazzo o ragazza deve essere tutelato, sempre, è un nostro dovere ed è compito delle istituzioni garantire questa tutela. Quando vengono verificate delle violazioni è fondamentale che ci sia un intervento tempestivo ricordandoci che le responsabilità sono sempre individuali». 

Elena Donazzan

Questo invece il commento di Elena Donazzan, assessore regionale all’istruzione: «Ringrazio le forze dell’ordine per aver portato a termine, a seguito di un’accurata attività di indagine, l’arresto di questo imam violento. Auspico che sempre più si trovi il coraggio per denunciare e perseguire queste condotte pericolose e lontane dalla nostra cultura. È sempre preoccupante infatti che, in nome di una religione mal interpretata da alcuni Imam vengano sottaciuti fatti così gravi ed incompatibili con la nostra civiltà. Auspico inoltre che le Prefetture insistano nel controllare e vigilare su queste realtà: appare sempre più urgente la necessità di una legislazione che regoli e preveda accurati controlli di queste attività di indottrinamento, allontanando dall’Italia eventuali soggetti dimostratisi integralisti o violenti».

Andrea Ostellari

Duro Andrea Ostellari, senatore della Lega e presidente della commissione giustizia a Palazzo Madama: «Non puoi integrare a tutti i costi chi vuole disintegrare le nostra Comunità. Gli italiani lo hanno capito da un pezzo. La sinistra ci arriverà mai? Nel frattempo si ripetono fatti vergognosi come quelli accaduti a Padova, dove l’imam di una moschea, che non ha nemmeno i requisiti di legge per dirsi tale, è stato arrestato per violenze su minori. A seguito di questo episodio, chiedo all’Amministrazione comunale della mia città di chiudere il centro islamico di via Jacopo da Montagnana, da sempre noto in quartiere, per i disagi che provocano i suoi frequentatori. Chiedo anche che sia avviato un controllo su tutti i centri islamici presenti sul nostro territorio. Per qualcuno le priorità sono introdurre lo ius soli e togliere il crocifisso dalle aule. Per la Lega la prima cosa da fare è difendere gli italiani perbene. Ringrazio la Digos e le Forze dell’ordine di Padova per l’operazione».

Giacomo Cusumano

In merito all'accaduto ha così dichiarato il consigliere del Movimento 5 Stelle, Giacomo Cusumano: «È ora che la politica intervenga per cessare questa saga di violenza che, in diverse scuole italiane, si sta da tempo consumando sui bambini. Un plauso all'intervento delle forze dell'ordine e alle insegnanti di una scuola elementare di Padova che hanno con coraggio denunciato l'accaduto riuscendo a cogliere lo stato di disagio nel quale questi bambini, di età compresa tra i 4 e 10 anni, versavano. Tuttavia si è intervenuto solo dopo che questi bambini hanno ricevuto una violenza. Il fatto che vi sia un’interdizione dell’artefice del reato è un fattore positivo che però avviene solo successivamente alla commissione del reato, quindi non preventivamente allo stesso. Noi dobbiamo evitare che questi fenomeni inizino e abbiano luogo al fine di non intervenire solo quando i bambini sono già stati toccati. Speravamo di essere usciti dagli anni della "pedagogia nera" nei quali veniva punito chi aveva difficoltà in classe. Purtroppo perdurano alcuni strascichi del passato verso i più deboli, esseri umani fragili che spesso non sanno come difendersi».+

De Poli 

Anche il senatore Antonio De Poli è intervenuto sulla vicenda: «Un plauso alla Digos di Padova e alla Procura per l'operazione che ha portato all'arresto dell'imam che si è macchiato di un reato vergognoso e gravissimo, a Padova. I maltrattamenti a danni dei minori sono un'offesa terribile ai diritti dell'infanzia che non hanno né colori politici né appartenenze culturali o razziali. Chiediamo ai rappresentanti della comunità islamica di condannare il fatto". Così il senatore UDC Antonio De Poli che, commentando l'arresto dell'imam di Padova per maltrattamenti ai bambini, aggiunge: "E' importante che nei centri islamici, così come in altre strutture, ci sia sempre trasparenza. Solo così le nostre istituzioni possono collaborare con le strutture preposte. Faccio notare che, ancora una volta, è stato fondamentale il ruolo della scuola: con le insegnanti della scuola i bambini si sono aperti e così è stato reso possibile un lavoro di indagine che ha portato alla luce un comportamento inaccettabile. Questa è la dimostrazione più bella per dire che ci sono diritti che appartengono a tutti». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arresto di un imam, le reazioni politiche. Giordani: «I bambini non si toccano»

PadovaOggi è in caricamento