rotate-mobile
Politica

Federcontribuenti, Ascierto indagato: "Tentò di fermare il lavoro di un carabiniere per favorire alcuni amici"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

“L’utilizzo della propria influenza politica è sempre stata una prassi per Filippo Ascierto
che, non più tardi dello scorso anno, aveva cercato di calmierare l’operato di un
carabiniere nella vicenda relativa a Paolo Sinigaglia, ‘l’uomo-schiavo’ di un’azienda
agricola sui Colli Euganei. I titolari di questa azienda erano amici del politico, e lui era
intervenuto con un messaggio sul cellulare di servizio del carabiniere per spronarlo a
‘lasciar perdere’ tutta la faccenda”. A ricordare l’accaduto è Marco Paccagnella, presidente
di Federcontribuenti, appresa la notizia dell’esecuzione dell’operazione Pantano, che vede
tra gli indagati anche l’ex deputato Pdl Filippo Ascierto
.

A raccontare i fatti relativi ad Ascierto è Carla Favaron, l’avvocato di Federcontribuenti che
per prima aveva raccolto la denuncia di Paolo Sinigaglia: “Lavorava per un’azienda
agricola sui Colli Euganei svolgendo le mansioni di agricoltore e custode per circa 600
euro in busta paga, pure seguito 24 ore su 24 con un geolocalizzatore installato sul
telefonino aziendale - racconta l’avvocato, che aggiunge - A denuncia fatta Sinigaglia si
era recato in azienda con un amico carabiniere per restituire le chiavi dell’appartamento
che occupava alla titolare dell’azienda. Qui però nessuno apriva la porta, così Sinigaglia
mi ha raccontato di aver fatto ritorno verso casa con l’intento di spedire mezzo
raccomandata le chiavi della piccola abitazione. Poco dopo essere saliti in macchina sul
cellulare di servizio del carabiniere è arrivato un messaggio: il mittente era Filippo Ascierto
che suggeriva al carabiniere di ‘lasciar perdere’ tutta la questione relativa all’azienda
agricola”.


“Il carabiniere ha riportato tutto sul foglio di servizio - aggiunge Marco Paccagnella - a
prova di quanto raccontato da Sinigaglia. Per questo nessuno di noi si è stupito di vedere
il suo nome tra quelli indagati nell’inchiesta a monte dell’operazione Pantano. E’ ora di fare
pulizia nel mondo della politica e di riequilibrare i rapporti tra i cittadini e la rappresentanza
politica. La vicenda di Ascierto è l’esempio della collusione e commistione tra politica e
aziende ‘amiche’, in questo caso nel settore dell’edilizia. Appalti che tropo spesso vengono
destinati grazie a strizzatine d’occhio, soprattutto se a pagare sono i cittadini, come nel
caso delle abitazioni popolari”. “Essere un deputato, un sindaco o un dirigente pubblico
significa mettersi a disposizione dei propri cittadini, non pensare di usare il proprio nome
per ogni tipo di azione, lecita o illecita che sia - continua il presidente di Federcontribuenti,
che conclude - Ascierto ci ha dato dimostrazione di essere un degno rappresentate di
quella classe politica che nessuno, da destra a sinistra, vuole più. E’ ora che esca dai
giochi, e con lui tutti quelli che operano con la stessa mentalità. Che di problemi gli italiani
ne hanno già troppi,senza dover pensare anche a una classe politica di questo tipo”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Federcontribuenti, Ascierto indagato: "Tentò di fermare il lavoro di un carabiniere per favorire alcuni amici"

PadovaOggi è in caricamento