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Basso Isonzo: è l’Aspiag di Bolzano ad aggiudicarsi all’asta i terreni di AltaVita-IRA

All’asta pubblica, indetta l’1 dicembre scorso, con il sistema di offerta segreta, con una base di 3 milioni e 180 mila euro, hanno partecipato tre società. L’offerta più consistente è stata proposta dall’Aspiag

Dopo trent’anni, contrassegnati da incontri, documenti, prese di posizione, dibattiti, rinvii, AltaVita-IRA esce di scena: il terreno urbanizzabile di via Bainsizza è stato aggiudicato all’asta alla ditta Aspiag Service srl di Bolzano. 

Parco agropaesaggistico

I terreni di via Bainsizza nell’area del Basso Isonzo, ove il Comune di Padova ha intenzione di realizzare un parco agropaesaggistico, erano stati donati dal dottor Giovanni Piaggi negli anni Trenta del secolo scorso. Una proprietà di circa 45 campi padovani che fino al 2000 non aveva creato alcuna difficoltà di gestione. Il Prg di Padova ne aveva vincolato la destinazione a verde pubblico e attrezzato. La variante al Prg del 2001 ha introdotto il principio di perequazione, cioè il riconoscimento di una planimetria edificabile attribuita a porzione della zona assoggettata all’esproprio. Così AltaVita ha dovuto cedere il 75 per cento della sua proprietà in cambio di indice di edificabilità pari  all’0,15 mc/mq. Fra il 2010 e il 2018 AltaVita ha effettuato ben nove tentativi di alienazione mediante asta pubblica. Sono andati tutti deserti. A seguito dell’ultima asta che non ha avuto esito, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di sospendere le procedure di alienazione dell’area edificabile inserita nel Piano Urbanistico Attuativo e di avviare un confronto con il Comune di Padova. L’ultima intesa prevedeva la decisione di spostare in avanti di tre anni la scadenza del diritto di edificazione. Ora AltaVita esce di scena. L’Aspiag, con l’aggiudicazione definitiva dell’asta, subentra nel diritto di edificazione su quell’area, come previsto nella convenzione stipulata dal Comune di Padova. L’auspicio è che fra i nuovi interlocutori venga trovata un’intesa nell’esclusivo interesse della città e dei suoi abitanti.   

Asta pubblica

All’asta pubblica, indetta l’1 dicembre scorso, con il sistema di offerta segreta, con una base di 3 milioni e 180 mila euro, hanno partecipato tre società. L’offerta più consistente è stata proposta dall’Aspiag: 4 milioni 500 mila e 100 euro. Nettamente distanziate le cifre proposte dalle altre due ditte, di poco superiori alla base d’asta.L’aggiudicazione per ora provvisoria – come prevede la legge – è stata deliberata, alla presenza dei testimoni e del dirigente tecnico architetto Giuseppe Alessandro Boniolo, nonché della presidente dell’esperimento d’asta, dott. Sandra Nicoletto, direttore segretario generale di AltaVita-IRA. L’aggiudicazione provvisoria è subito vincolante per l’aggiudicatario, mentre per AltaVita la validità dell’impegno è subordinato alla formale presa d’atto dell’esito della gara da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Ente e alla verifica dell’effettivo possesso da parte di Aspiag dei requisiti di ammissione alla gara autocertificati.

Ira

«Finalmente  – ha detto il presidente di AltaVita-IRA – questa partita può considerarsi chiusa. Negli ultimi anni abbiamo sostenuto oneri e ceduto al Comune 130 mila metri quadrati di terreno, ove oggi sorge il Parco del Basso Isonzo. Il risultato raggiunto è di particolare importanza per l’Ente che presiedo e consentirà importanti investimenti, a servizio della città, nelle strutture per anziani e sgombera il campo da qualunque accusa di speculazione, o di preferire colate di cemento al verde». Molto soddisfatta del buon esisto dell’asta, dopo ben nove tentativi andati a vuoto in passato, anche il direttore di AltaVita-IRA, Sandra Nicoletto: «Ora siamo più tranquilli. Avremo i soldi per far fronte al primo lotto di lavori al Centro Servizi di via Beato Pellegrino. Si tratta di lavori di ristrutturazione non più rinviabili per adeguarci agli standard regionali. Con l’aggiudicazione dell’asta di questa mattina abbiamo tagliato un traguardo che fino a ieri sembrava lontano ma per il quale ci siamo sempre battuti. La cifra ricavata da quei benedetti terreni andrà totalmente e unicamente, com’era nelle finalità della donazione che abbiamo ricevuto da Giovanni Piaggi, ai nostri anziani».

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