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Azzardo, ordinanza sindaco Padova Bitonci per limitare orario sale slot

Il provvedimento, al vaglio del prefetto, ha per obiettivo combattere l'usura e gli interessi illeciti ma anche il contrasto dei fenomeni di degrado che, fisiologicamente, si osservano vicino alle sale gioco

Dopo accattoni, writers, nomadi, artisti di strada, immigrati dall'Africa "a rischio contagio Ebola", il sindaco leghista di Padova Massimo Bitonci è pronto a regolamentare anche l'attività delle sale con slot machine. L'ordinanza è già pronta e al vaglio del prefetto.

ORARIO RIDOTTO. Che fosse una priorità del primo cittadino, era già emerso a luglio nell'ambito della riunione del Cosp, il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Quindi ad agosto Bitonci era tornato sull'argomento, promettendo limitazioni ad hoc. Nello specifico il provvedimento prevedrebbe una riduzione dell'orario di apertura.

DEGRADO DA CONTRASTARE. L'obiettivo, per il primo cittadino, è di tutelare i minorenni, le famiglie e gli anziani dalle patologie correlate al gioco d'azzardo e anche quello di combattere l'usura e gli interessi illeciti, dato che "una slot machine su tre, secondo la Commissione antimafia, è truccata", ricorda. Infine l'obiettivo forse principale da quale nasce l'ordinanza, ovvero il contrasto dei fenomeni di degrado che fisiologicamente si osservano vicino alle sale gioco. "Le parole pronunciate dal vescovo di Padova nell'ambito di un convegno sulla ludopatia - ricorda Bitonci - ci illuminano. La mia personale linea di pensiero è nota da anni: il gioco d'azzardo è un piaga sociale e lo Stato non può guadagnare sulle sofferenze della gente. Se Roma e il Governo centrale non danno risposte, se ignorano il grido di dolore che si alza da quelle periferie esistenziali in cui, quotidianamente, si consumano veri e propri drammi per colpa del gioco d'azzardo, spetta all'amministrazione dare un contributo".

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