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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Via Ca' Rasi

Bersani a Padova: "Zanonato è un ministro che conosce la realtà"

L'ex segretario del Pd è intervenuto alla festa del partito agli impianti sportivi di via Ca' Rasi. Presente anche l'ex sindaco, elogiato perchè "ha gli attributi delle proprie idee"

"Flavio Zanonato dimostra che in questo governo c'è qualche ministro che conosce la realtà. Ho sempre pensato che Flavio dovesse finire lì perché l'Italia ha bisogno di gente che ha visto il paese dalla parte della radice e di persone che abbiano gli 'attributi' e delle proprie idee". L'elogio all'ex sindaco di Padova, oggi ministro allo Sviluppo economico, è firmato Pierluigi Bersani. L'ex segretario del Pd è intervenuto lunedì sera, assieme all'ex primo cittadino, a un dibattito allestito alla Festa Democratica della città, agli impianti sportivi di via Ca' Rasi.

PD. "Noi come Pd dobbiamo essere un partito assolutamente affidabile - ha detto Bersani nel suo intervento a tutto campo - dove si è liberi di parlare, senza padroni. Ma proprio per questo - ha poi continuato - dobbiamo darci un principio d'ordine; le decisioni collettive si rispettano. Il paese ha bisogno di partiti liberi ma che diano anche governabilità". "Se il Pd comprende questo - ha rilevato - penso non ci saranno problemi perché ritengo sia l'unica forza veramente radicata nel paese. Ognuno ha le sue opinioni, io come si sa ne ho un'altra e ne avevo un'altra". In merito all'ipotesi ventilata da Renzi di eleggere un segretario del Pd che sia anche automaticamente futuro candidato premier, Bersani ha ricordato che "è proprio smontando quella regola che ho permesso a tutti di partecipare, compreso Renzi. È chiaro che poi se il segretario tornasse ad essere l'unica candidato possibile un altro Renzi non potrebbe concorrere".

REGIONALI. "Un presidente del Veneto del Pd - ha poi detto Bersani, parlando delle future elezioni regionali - penso sia possibile non solo per i risultati che abbiamo avuto, che ci fanno dire che è una forza veramente radicata, l'unica forza che, se non si smentisce rovinandosi da sola, è in grado di dare un po' di prospettiva al paese. E visto che qui siamo in uno dei motori dell'Italia - ha aggiunto - voglio pensare che riesca a radicarsi ancora di più e a prendere in mano il governo regionale".

IMU. "Chi ha di più deve dare di più, questo è il concetto - ha dichiarato l'ex segretario - Come ha detto Fassina non ha senso togliere l'Imu ai Paperon de Paperoni. Questo è uno dei modi che abbiamo per far vedere che ci siamo. Non ha senso fare i partigiani dell'Imu o dell'Iva". Sul Governo Letta ha aggiunto che "in 60 giorni si sarebbe potuto dire 'riformiamo l'Imu ma devi avere anche le condizioni politiche per fare una cosa del genere".

ZANONATO. "In autunno ci sono due elementi che ci dovrebbero aiutare - ha detto Zanonato intervenendo al dibattito - l'uscita dalla fase di 'infrazione' e quindi la possibilità di fare nuovi investimenti fuori dal patto di stabilità e gli effetti positivi di alcune decisioni prese come l'aver pagato tutti i debiti della pubblica amministrazione. Tutto quello che abbiamo fatto è venuto a costo zero, ora vorremmo arrivare ad operazione a saldo zero - ha spiegato -. L'obiettivo principale del mio ministero è mettere le aziende italiane e quindi i lavoratori, perché quando parlo di lavoro vedo le tute blu non solo il titolare, nella condizione delle altre aziende europee: stesso costo denaro, stessa accessibilità al credito, stesso costo del lavoro, stessa fiscalità, stesso costo dell'energia. Sarebbe bellissimo anche parlare di stesse infrastrutture. Insomma, liberarci da tutte quelle cose che ci rendono handicappati di fronte ai mercati esteri ed interni".

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