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Provincia di Padova, il bilancio di fine anno e i progetti per il 2022

«Anche quest’anno abbiamo voluto dedicare una somma cospicua del bilancio provinciale ai contributi destinati ai Comuni per il miglioramento della viabilità perché, come sostengo da sempre, le infrastrutture sono il volano per il rilancio della crescita economica»

Un anno intenso, complicato, ma ricco di lavoro, di progetti e di obiettivi raggiunti, con un’unica parola d’ordine: ripartenza. Si è tenuta a Palazzo Santo Stefano la conferenza stampa di fine anno della Provincia.

Contributi

Dichiara Fabio Bui: «Abbiamo il dovere di essere attenti non solo alle esigenze sanitarie, ma anche a quelle sociali ed economiche per uno sviluppo sostenibile del territorio. Guardiamo avanti, pensiamo al futuro. Con questo obiettivo la Provincia di Padova chiude quest’anno con un programma triennale di opere pubbliche, cantieri, investimenti su strade, scuole, trasporti, ambiente e progetti per dare risposte concrete al territorio padovano. Anche quest’anno abbiamo voluto dedicare una somma cospicua del bilancio provinciale ai contributi destinati ai Comuni per il miglioramento della viabilità perché, come sostengo da sempre, le infrastrutture sono il volano per il rilancio della crescita economica». Sono 16 i Comuni beneficiari dei contributi per un importo complessivo di oltre 2milioni e 500mila euro. Sono contributi che vanno a dare ancora più sostanza al ruolo di una Provincia a servizio dei Comuni, soprattutto nei confronti delle municipalità più piccole, che devono trovare nell’Amministrazione provinciale un interlocutore attivo che risponda alle loro esigenze. Obiettivo raggiunto anche per il ponte di Curtarolo lungo la S.P. 47 dove è stata effettuata la posa della prima pietra. Un iter che è giunto a termine grazie al cofinanziamento della Provincia di Padova per un milione di euro e di tre milioni di euro da parte della Regione del Veneto che provvederà a ristrutturarlo con Veneto Strade S.p.A.

Bilancio 

«Nel bilancio approvato in Consiglio Provinciale - afferma il vicepresidente con delega alla Protezione Civile - sono stati stanziati oltre 30mila euro per la formazione. La pandemia ha concentrato molte attività nell’emergenza sanitaria, ma non possiamo dimenticare l’ordinarietà. Se qualcosa di bello ha portato la pandemia è l’aumento dei volontari, oltre 500 in un anno, che si sono avvicinati al servizio e hanno necessità di corsi di formazione per intervenire in sicurezza e utilizzare gli strumenti a disposizione che sono sempre più all’avanguardia. Puntiamo ad un incremento altrettanto importante dei volontari anche per il prossimo anno, anche perché l’attività di emergenza, come il rischio idraulico e tante altre situazioni, richiedono interventi continui. Altro tema importante è quello dei finanziamenti europei. La Provincia dispone di un ufficio per il coordinamento e l’assistenza ai Comuni convenzionati per reperire finanziamenti in ambito europeo. Sono oltre 50 le Amministrazioni comunali alle quali viene offerta la consulenza tecnico amministrativa per la redazione di progetti europei e già 24 finanziamenti sono stati portati a termine con successo».

Scuole

Ampi investimenti sono stati previsti anche per le scuole. «Vogliamo che gli istituti superiori siano funzionali e performanti - spiega il consigliere provinciale delegato all’Edilizia Scolastica - e abbiamo in programma una serie di interventi che hanno come prospettiva fondamentale quella di rendere efficiente e razionale l’utilizzo degli ambienti scolastici. Siamo certi che già con i primi cantieri ci sarà una sorta di effetto domino che permetterà di riunificare indirizzi scolastici dispersi su più sedi per rendere confortevoli gli spazi. Sono stati stanziati oltre 40 milioni di euro per l’edilizia scolastica, risorse che dovranno essere spese obbligatoriamente entro i prossimi cinque anni e che consentiranno di dare adeguate risposte ad alcuni dei problemi più urgenti delle scuole superiori di Padova e provincia».

Lavori

Sono tre le tranche di lavori che verranno realizzati in parte grazie a fondi ministeriali e in parte con investimenti propri della Provincia. Il primo stanziamento di 13 milioni di euro dal Ministero andrà a coprire: 

  • ristrutturazione e adeguamento normativo dell’ala est all’Istituto Selvatico di Padova (3,5 milioni di euro);
  • interventi di adeguamento sismico al liceo Meucci-Caro (2 milioni di euro) e al liceo Fanoli di Cittadella (1 milione di euro)
  • intervento di miglioramento sismico agli Istituti Marconi-Bernardi di Padova (3 milioni di euro)
  • lavori di messa a norma per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi all’Istituto Belzoni di Padova (1,3 milioni di euro);
  • interventi di miglioramento sismico agli Istituti Newton-Pertini di Camposampiero (1 milione di euro)
  • interventi di miglioramento dell’adeguamento sismico all’Istituto Rolando da Piazzola di Piazzola sul Brenta (1 milione di euro).

Il secondo stanziamento ministeriale servirà per realizzare il completamento dell’ampliamento dell’Istituto Pietro d’Abano di Abano Terme, così da dare una scuola vera ai ragazzi attualmente ospitati nei container. Il terzo stanziamento di circa 10 milioni di euro (fondi provinciali stimati in 5 anni) servirà invece per:

  • l’ampliamento dell’Istituto Einstein di Piove di Sacco per un totale di 4 aule;
  • raddoppio del Convitto San Benedetto da Norcia di Padova allo scopo di ospitare il Convitto Magarotto (oggi in zona Arcella) affinché i ragazzi audiolesi possano frequentare, con facilità e senza la necessità di grandi spostamenti, la scuola Magarotto che si trova a pochi passi dal Convitto San Benedetto da Norcia.
  • completamento della ristrutturazione dello storico istituto Belzoni di Padova;
  • altri numerosi interventi di riqualificazione strutturale per ridurre la vulnerabilità sismica di alcuni edifici scolastici (che saranno implementati nelle prossime programmazioni d’investimento).

Fabio Bui

Conclude Fabio Bui: «Investire sulle scuole, renderle funzionali e al passo con i tempi vuol dire investire sui giovani e sul futuro di tutti noi e la nostra provincia è patria di unicità industriali e artigianali, per cui le scuole devono essere un’ulteriore eccellenza del nostro territorio. Per questo investiremo negli ITS Istituti Tecnici Superiori perché vengano potenziate le iniziative di orientamento e comunicazione e siano conosciuti in modo più diffuso dagli studenti e dalle aziende. E’ indispensabile creare una continua innovazione del modello formativo, per affrontare le sfide con nuove progettualità e competenze. Sono scuole che hanno bisogno di costante cambiamento, altrimenti rischiamo di riprodurre programmi già visti. Sarà necessario intensificare la sinergia tra distretti e aziende perché gli ITS devono nascere dove c’è una reale domanda di professionalità. Credo che questo sia il modo migliore per sostenere il successo formativo dei nostri giovani, per valorizzare i loro talenti e premiale le loro eccellenze. Solo sviluppando una grande capacità di progettazione e di innovazione sapremo rispondere alle sfide che vengono poste a noi e al mondo della scuola. Altro obiettivo storico raggiunto è l’aggiudicazione del complesso “PP1” di 40mila metri quadri alla società Stonehill Holdings Italia per 6milioni 100mila euro. Era una vicenda iniziata nel lontano maggio 2009, quindi aver portato a termine questo obiettivo credo offra la possibilità di realizzare un progetto che nel prossimo decennio cambierà il volto di un’area che va dall’Arcella al futuro Parco Tito Livio».

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