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Schiavonia, Businarolo: «Due anni di disagi per la bassa padovana, La Regione trovi soluzioni»

Ulss e Regione rispondono al ministero dopo l’interrogazione presentata da Francesca Businarolo. La parlamentare pentastellata: «Basta far pesare tutto sullo stesso ospedale»

«L’Ulss 6 Euganea ha dovuto ammettere la riduzione di prestazioni erogate nell’ospedale di Schiavonia. Purtroppo, le rassicurazioni circa la piena attività di alcune aree medico chirurgiche non convincono del tutto. Quello che serve, a emergenza conclusa, è una promessa: i residenti della Bassa Padovana non dovranno più pagare i disagi per tutta la provincia». È quanto replica Francesca Businarolo, deputata del Movimento 5 Stelle, all’azienda sociosanitaria territoriale, a seguito delle precisazione fornite da quest’ultima al Ministero della Salute. 

Schiavonia

«Ulss Euganea e Regione Veneto hanno tentato di rendere conto delle scelte operate a Schiavonia durante le ultime ondate della pandemia da Covid 19, a seguito della mia interrogazione che avevo depositato riguardo la sua individuazione come ospedale Covid - evidenzia la grillina - .A leggere le loro spiegazioni, tutto sarebbe filato liscio. Le manifestazioni continue, ultima quella prevista per sabato 9 aprile, le richieste continue di molti sindaci del territorio, di tutti gli schieramenti, le innumerevoli testimonianze di pazienti costretti a cambiare ospedale, suggeriscono il contrario. Ora l’emergenza è conclusa, almeno per il momento. Se si dovesse riproporre, cosa farà la Regione? Dopo due anni di disagi, continuerà a far pesare tutto su un ospedale, per giunta periferico, come quello di Schiavonia, oppure cercherà soluzioni più eque?»

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