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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

BusItalia, Adl Cobas: «Così non va. Troppe liti tra enti a scapito di lavoratori e utenti»

«L’incapacità ormai storica di Busitalia nel gestire correttamente il TPL padovano, e l’eccesivo ricorso al risparmio ed alla burocrazia degli Enti affidatari il servizio non possono essere pagati dai lavoratori e dagli utenti»

Stefano Pieretti del sindacato Adl Cobas lancia l'allarme sulla situazione del traporto pubblico. «Le notizie inquietanti in merito al Trasporto Pubblico Locale (TPL) di Padova, si parla di contratti di servizio non rispettati, si parla di multe milionarie, si parla di consegna dei libri in tribunale da parte di Busitalia, mette ancora una volta in difficoltà utenti e lavoratori. Noi non sappiamo ancora quanto tutte queste notizie siano vere o false, di sicuro sappiamo che come accade da sempre Busitalia non è stata in grado di organizzare il servizio come tutti si aspettavano, ma questa non è certo una novità,  ma di una cosa siamo sicuri, non si può giocare con la pelle (posto di lavoro) dei lavoratori e degli utenti». 

Liti

«Azienda, Provincia, Comune devono smetterla - evidenzia il Segretario di ADL Cobas - con questa logica del tutti contro tutti, con questa visione personalistica del bene collettivo, nel caso in cui tutti questi signori intendessero continuare con questi giochini, con questo continuo tira e molla e con questo continuo scarico di responsabilità, ai lavoratori non resterà altra scelta che prendere in mano la situazione ed agire di conseguenza. L’incapacità ormai storica di Busitalia nel gestire correttamente il TPL padovano, e l’eccesivo ricorso al risparmio ed alla burocrazia degli Enti affidatari il servizio non possono essere pagati dai lavoratori e dagli utenti». 

Ripresa

«Alla ripresa dell’anno scolastico, alla ripresa di una minima normalità di vita e di lavoro dopo la pandemia e le costrizioni che la stessa ci ha imposto, non possiamo accettare che Azienda, Provincia, Comune, non siano in grado di mettere in campo risorse, progettualità, programmi, investimenti tali da portare il TPL di Padova al livello che questa città si merita. A noi non interessano le lotte di potere tra le varie componenti di questo assurdo giochino, non interessano i rimpalli di responsabilità o le varie scuse avanzate, noi diciamo chiaramente che vogliamo lavorare in condizioni di sicurezza per noi e per gli utenti, che vogliamo vedere riconosciuto dall’azienda il valore economico del lavoro che facciamo, questo significa stipendi equi per tutti soprattutto per i neo assunti, (di lavoratori sfruttati ne abbiamo comunque abbastanza vedi il caso di Grafica Veneta)  che vogliamo poter effettuare un servizio che rispetta i bisogni degli utenti e non vogliamo più doverci giustificare per ritardi o corse saltate o insistenti. Invitiamo quindi - conclude Pieretti - tutti gli attori di questa ridicola commedia, a sedersi attorno ad un tavolo con i lavoratori, al fine di uscire da questa empasse, in caso contrario non perderemo nemmeno un minuto a discutere e metteremo in campo tutte le azioni necessarie a garantire la nostra dignità,  quella degli utenti e quella di questa città e di questa provincia».

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