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BusItalia, Giordani: «Inutili scioperi e sanzioni, è a Roma che dobbiamo cercare soluzioni»

I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno ricordato come le condizioni economiche non siano all'altezza e infatti c'è un fuggi fuggi di autisti che scelgono altre aziende perché meglio pagati e con turni più a misura d'uomo

Corse annullate all'ultimo, studenti che non arrivano a scuola puntuali o addirittura non riescono ad andarci, a causa dei disservizi di BusItalia. La questione è arrivata a un punto tale che sindacati e lavoratori si sono recati questa mattina, lunedì 10 ottobre, al Palazzo della Provincia alla Stanga per chiedere un intervento atto a risolvere un'annosa questione. Con l'azienda, che di fatto è una emanazione delle Ferrovie dello Stato, bisogna prima di tutto trovare un interlocutore che si prenda l'impegno di risolvere una serie di nodi che impediscono ai cittadini di tutta la provincia di avere un servizio all'altezza. Una situazione che perdura da tempo e che la ripresa dell'anno scolastico ha solo contribuito a mettere a nudo. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno ricordato come le condizioni economiche non siano all'altezza e infatti c'è un fuggi fuggi di autisti che scelgono altre aziende perché meglio pagati e con turni più a misura d'uomo. «E' un problema importante, capiamo che l'azienda ha perso tanti soldi durante la pandemia ma BusItalia deve cambiare, lavorare in un'altra maniera. Sarà mia premura farmi sentire al socio di riferimento, Trenitalia. Bisogna risolvere questa situazione che comporta un'insieme di problemi correlati. Andrò a breve a Roma per trovare una soluzione», ha dichiarato il presidente della Provincia, Sergio Giordani. 

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