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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Canoni d'affitto e spese condominiali, i costi lievitano e i comitati chiedono soluzioni

Si sono dati appuntamento sabato 16 di fronte a  Palazzo Moroni, per protestare contro i rincari su affitti e spese condominiali

Si sono dati appuntamento sabato 16 di fronte a  Palazzo Moroni, per protestare contro i rincari su affitti e spese condominiali. La protesta promossa dai comitati degli abitanti delle case popolari di via Brofferio e Vivanti e di via Morandini e di via Guido, dllo Sportello Sociale / Gap - Padova,Unione Inquilini Padova Padova e Catai. 

Spese pazze

«No a spese condominiali insostenibili!», recitava uno dei cartelli. «Canoni e spese devono essere compatibili con il reddito!», si leggeva in un altro. Sono la sintesi di quanto i partecipanti a questa iniziativa di protesta hanno voluto esprimere. «In questi mesi è esploso il carovita mentre salari stipendi e pensioni non hanno avuto nessuna rivalutazione. Il numero delle persone e delle famiglie che sono in gravi difficoltà economiche aumenta ogni giorno, e ci si può  aspettare soltanto che la situazione peggiori. In molti blocchi di case popolari a Padova le spese condominiali hanno avuto un incremento arrivando a cifre che sono di gran lunga superiori ai canoni e sono assolutamente insostenibili per i residenti», hanno spiegato alle persone che affollavano il Liston.

No bonus

«Non se ne esce con bonus, misure una tantum o con qualche sostegno ad personam. C'è un punto fondamentale che vale sempre ed è alla base dello stesso sviluppo, purtroppo lontano, della edilizia residenziale pubblica nel nostro paese: le case popolari sono state costruite con le trattenute sui redditi delle lavoratrici e dei lavoratori e avevano il preciso scopo di garantire un alloggio dignitoso a un costo accessibile», hanno ancora spiegato.

Confronto

Una soluzione da proporree chiedono su questo un confronto con assessori e sindaco: «Una scelta politica conforme al dettato costituzionale che impone alla Repubblica, cioè allo Stato, alle Regioni, alle Province e ai Comuni, di " rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale  che limitando di fatto le libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana ecc.." Niente di più chiaro .Comune, Regione, Governo nazionale, si devono assumere le loro responsabilità e non permettere che ci si debba togliere letteralmente il pane di bocca per pagare affitti e spese condominiali o aggravare con debiti enormi persone o famiglie che già stentano ad arrivare a fine del mese o non ce la fanno proprio più. Chiediamo urgentemente un incontro con il Sindaco e gli assessori competenti per chiedere che si rispetti il principio costitutivo della edilizia residenziale pubblica e il dettato costituzionale».


 

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