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Sir 2, Caon: «A rischio centinaia di alberi, salviamo l'ambiente e scegliamo l'elettrico»

Il commento del deputato di Forza Italia: «La lista di motivi per non volere la linea Sir 2 si allunga giorno dopo giorno, e gli stessi tecnici sono i primi ad avanzare dubbi»

«Lavori infiniti, ritorno dei semafori e persino rischio taglio per centinaia alberi, soprattutto nella zona di Chiesanuova. La lista di motivi per non volere la linea Sir 2 si allunga giorno dopo giorno, e gli stessi tecnici sono i primi ad avanzare dubbi». Lo dichiara Roberto Caon, deputato padovano di Forza Italia. 

Il commento

«Alle complicazioni dettate dai tempi della gara ora a pesante rischio ricorso — aggiunge Caon — si sommano le numerose difficoltà che spuntano lungo il percorso. Partendo da ovest, lungo il tratto che in teoria dovrebbe risultare problematico, viene da porsi un dubbio: quanti alberi dovranno essere abbattuti per fare spazio alle infrastrutture necessarie? Qualcuno ha mai affrontato questo nodo? E andando avanti: il rischio di trovare reperti mano a mano che ci si avvicina al centro storico, le criticità del nodo della stazione, il passaggio in via Tommaseo e alla Stanga, con la montagna di sottoservizi da fare, l’attraversamento del Brenta, dove è necessario un nuovo ponte, il parcheggio scambiatore a Busa di Vigonza, in un punto dove non sembra esserci spazio fisico per realizzarlo. Insomma, al posto del Translohr su quella linea che, come già denunciato, con i suoi 17 chilometri risulta troppo lunga per poter essere efficiente, consentendo un numero adeguato di mezzi, va valutata un’alternativa. Con il bus elettrico si farebbe bene all’ambiente, si risparmierebbero tempo e risorse e si salverebbero i fondi: basta garantire la guida vincolata». Si riporta, a onor di cronaca, che il tram è elettrico.

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