«I cartelloni di Giordani sono uno spreco di soldi pubblici a fini elettorali»: l'attacco dei deputati della Lega
Massimo Bitonci, Alberto Stefani, Arianna Lazzarini e Adolfo Zordan hanno annunciato di aver depositato una doppia interrogazione parlamentare «per promuovere una verifica da parte dei servizi ispettivi di finanza pubblica su un evidente danno erariale»
Anche questa è campagna elettorale: Massimo Bitonci, Alberto Stefani, Arianna Lazzarini e Adolfo Zordan, ovvero i deputati padovani della Lega, hanno annunciato di aver «depositato un'interrogazione ai ministri dell’Economia e dell'Interno per promuovere una verifica da parte dei servizi ispettivi di finanza pubblica su un evidente danno erariale, in seguito alla nota campagna di cartelloni e installazioni temporanee nel Comune di Padova».
Cartelloni pubblicitari
Nel mirino finiscono due diverse campagne, come specificano i deputati: «Una riguarda la presunta informativa promozionale volta a "dare grande visibilità alle opere, in essere e di prossima realizzazione", mentre l'altra si riferisce alla sensibilizzazione vaccinale: quest'ultima, da convinti sostenitori della vaccinazione, poteva essere effettuata almeno senza l'immagine del sindaco Giordani nell’anno di elezioni. Risulta evidente che entrambe le determine hanno mere finalità promozionali e nessuno scopo informativo, ampiamente esaurito con precedenti comunicazioni, e come tali rientranti nelle cosiddette spese di rappresentanza e quindi per noi illegittime con utilizzo di soldi pubblici dei Padovani. Una costosa campagna (mettendo a disposizione oltre 120mila euro) di pubblicità istituzionale, encomiastica, ripetitiva e indebita, con chiara finalità di propaganda e persuasione. E questo a pochi mesi dalle elezioni amministrative, che vedono la ricandidatura del sindaco in carica. Un sindaco e un'amministrazione che si riconfermano arroganti nell'uso del denaro pubblico, anche attraverso i contributi a pioggia ad associazioni varie, utilizzando i 37 milioni di euro recuperati grazie al ricorso sul Fondo Perequativo dell'amministrazione Bitonci nel 2015. Presenteremo un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale».