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Il "caso Donazzan", a sorpresa, arriva in Consiglio Regionale con il contributo della Lega

Il capogruppo leghista, Pan: «Donazzan ha raccontato di aver sentito cantare fin da piccola, 'Faccetta nera'. Io ho una storia personale diversa: fin da piccolo ascoltavo i racconti di mio nonno, oggetto di violenze da parte della Camicie nere»

Martedì 19 gennaio si riunirà il consiglio regionale e al settimo punto dell’ordine del giorno sarà discussa la «mozione di riserva» presentata dall’opposizione contro l’assessore all’Istruzione e al Lavoro, Elena Donazzan.

Mozione di riserva

E’ la prima volta che viene utilizzato questo tipo d’istituto e che la mozione sarebbe arrivata in aula, visti i numeri è quantomeno sorprendente. La maggioranza a Palazzo Ferro Fini conta 41 consiglieri, l’opposizione nove. La decima firma, quella indispensabile per arrivare alla discussione in aula, è arrivata dal consigliere Stefano Valdegamberi, eletto nella Lista Zaia. Un particolare che fa intendere che in tanti, nella maggioranza, non hanno affatto gradito. Particolarmente significative le dure dichiarazioni dell'ex assessore regionale e ora capogruppo in consiglio, Giuseppe Pan, a proposito di questa vicenda. 

Donazzan

Tutto nasce dalla discutibile performance dell’assessora Donazzan al programma radiofonico La Zanzara, non solo canora. Perché è vero che ha cantato una canzone, "Faccetta nera", che richiama al periodo buio del colonialismo, in diretta radiofonica, ma ha anche come al solito elogiato quel passato con affermazioni e una serie di luoghi comuni facilmente confutabili, che in troppi hanno trovato sgradevoli e fuori luogo. Dalla comunità ebraica agli studenti, in tantissimi hanno espresso imbarazzo e si sono sentiti urtati da certe esternazioni. Si fa notare che il contesto è quello che è, uno show radiofonico che vede nell’andare oltre le righe la sua regola principale. «Elena è stata protagonista di un fatto infelice ma non ha scritto il “Manifesto della razza” e ha chiesto scusa. Dopo di che la mia amministrazione - fa notare il Presidente Zaia - rispetta tutti e condanna fascismo, negazionismo e razzismo e trovo improvvido che un mio assessore, in un momento come questo, in piena lotta contro il virus, vada in un contesto come quello della Zanzara a cantare canzoni del genere». Sul voto di martedì prossimo si è invece espresso così: «Il consiglio è sovrano, seguiremo la discussione e vedremo che indicazione ne uscirà», così ha dichiarato Zaia .

Pan e Lega

L’assessora Donazzan, ha scritto poi una lettera a tutti i consiglieri di maggioranza che però in molti non hanno gradito. Significative le parole dell’ex assessore leghista, Giuseppe Pan: «Bene le scuse di Donazzan - ha detto Pan - ma non possiamo accettare che un assessore e un rappresentante delle istituzioni affronti temi così delicati con una tale leggerezza. Indubbiamente l'assessore Donazzan avrebbe potuto evitare di fare quelle esternazioni, anche per rispetto dell'incarico e delle istituzioni che rappresenta. Le scuse della interessata hanno cercato di rimediare a quanto accaduto. Come Lega, però, condanniamo fermamente qualsiasi revisionismo. Si tratta di un pensiero che decisamente non ci appartiene. Non possiamo però dimenticare ciò che è stato. Non è corretto nei confronti di tanti che hanno subito sulla propria pelle gli orrori del fascismo. Donazzan ha raccontato di aver sentito cantare in casa, fin da piccola, 'Faccetta nera'. Io ho una storia personale diversa: fin da piccolo ascoltavo i racconti di mio nonno, oggetto invece di violenze da parte della Camicie nere. Lui, come troppi in quegli anni sciagurati, hanno dovuto 'accettare' l'olio di ricino»

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