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Sabato, 30 Settembre 2023
Politica

Classifica Sole 24 Ore su criminalità e spaccio a Padova, le reazioni politiche ed economiche

Non si sono fatte attendere le reazioni alla notizia che nella classifica sulla criminalità in Italia de "Il Sole 24 Ore" Padova occupa il primo posto alla voce "Stupefacenti"

Non si sono fatte attendere le reazioni alla notizia che nella classifica sulla criminalità in Italia de "Il Sole 24 Ore" Padova occupa il primo posto alla voce "Stupefacenti".

Fratelli d'Italia

Tra i primi a commentare ci sono Elena Cappellini ed Enrico Turrin, consiglieri comunali di Fratelli d'Italia: «Purtroppo la classifica de il Sole 24 ore non fa che fotografare la triste realtà che, come gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, denunciamo da anni: la città è meta e teatro di un continuo traffico ed uso di stupefacenti, sia "leggeri" che "pesanti". D'altra parte, basta aggirarsi intorno alla stazione, in piazza Gasparotto (proprio davanti gli uffici del Settore Servizi Sociali del comune), ma anche nelle piazze centrali, per rendersi conto dell'entità del problema. Problema che si ripercuote in microcriminalità diffusa legata allo spaccio, alla ricettazione, alla prostituzione dovuta al commercio della droga, a scippi e rapine. Traffico di stupefacenti che coinvolge in larga misura anche l'immigrazione clandestina, spesso usata come manovalanza, soprattutto per quanto riguarda le cosiddette droghe "leggere", ma che si fa vera e propria mafia od organizzazione criminale quando si parla di droghe "pesanti", vedi mafia nigeriana. Insomma, un vulnus che abbraccia molteplici aspetti della vita cittadina e che perciò andrebbe combattuto ad ampio spettro agendo sia dal punto di vista politico/sociale con informazione e sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole e tra i giovani, sia dal punto di vista della sicurezza/legalità, con maggiore repressione dei fenomeni criminali. La politica dello struzzo e del "va tutto bene" condotta in questi anni dalla sinistra al governo di questa città, non ha prodotto che un costante peggioramento della situazione. Siamo passati dal 9° posto nel 2019, al 7° nel 2020, al triste primato del 2021 nella classifica nazionale. Una politica fallimentare che va terminata con un cambio di amministrazione e per cui abbiamo richiesto una immediata convocazione della Commissione Sicurezza del Comune».

Forza Italia

Segue a ruota Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale: «Ora che la situazione problematica di Padova in tema di spaccio è stata certificata anche dall’indagine del sole 24 ore che ha messo la nostra provincia al primo posto in Italia in questa poco invidiabile classifica, credo sia tempo di lasciare da parte le polemiche e cercare di lavorare tutti insieme.
Da mesi segnaliamo le condizioni difficilissime della stazione di Padova e di intere zone della città, ad iniziare dall’Arcella, i cui cittadini tentano di farsi sentire. Mi sono personalmente attivata, incontrando l’assessore alla sicurezza, il Prefetto, il Questore, facendomi portavoce delle segnalazioni dei cittadini. Non ho mai voluto fare polemica, anzi ho sempre cercato di creare situazioni di lavoro condiviso. Ora che anche i dati ci dicono che le preoccupazioni dei cittadini non sono legate a situazioni ‘percepite’ ma reali, è forse giunto il momento di cambiare rotta e soprattutto metodo. Spero che al più presto si prenda atto di questa situazione, chiedendo una maggiore presenza delle forze dell’ordine per controllo e repressione,  coinvolgendo però nello stesso tempo il territorio, promuovendo a monte azioni di sinergia con tutti i soggetti che per competenza ed esperienza possono aiutare a definire una strategia comune di prevenzione. Quel che è più importante è che nessuno cerchi di fare da solo perché poi, alla fine, i risultati dimostrano che questa non è la strada giusta».

Ascom Padova

Chiude il giro Patrizio Bertin, presidente di Ascom Padova: «La classifica de “Il Sole 24 Ore” sull’indice della criminalità? Utile ma da prendere con le pinze, come tutte le classifiche. Però non vi è dubbio che il primato di Padova, che occupa la prima piazza in Italia in quanto a numeri di reati denunciati in tema di stupefacenti (per un totale di 1.004 denunce) deve preoccupare. Che la droga sia un problema credo che non sia un mistero per nessuno, come non è un mistero che se dobbiamo registrare un alto numero di spacciatori è perché è alto il numero dei consumatori. Purtroppo dallo spaccio e dal consumo di droga derivano altri atti criminosi per cui l’impegno deve essere massimo, da parte delle istituzioni, delle associazioni e delle famiglie per contrastare un fenomeno di così ampie proporzioni».

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