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Comune di Agna, la delibera: «Mai più grandi centri per migranti»

«Un provvedimento - spiega il sindaco Piva - politico amministrativo finalizzato alla contrarietà da parte dell’Amministrazione di Agna ad una politica dell’immigrazione basata sui grandi centri di accoglienza»

Come spiega il Sindaco di Agna Gianluca Piva, una delibera è stata votata all’unanimità: «Un provvedimento politico-amministrativo finalizzato alla contrarietà da parte dell’Amministrazione di Agna ad una politica dell’immigrazione basata sui grandi centri di accoglienza».

2015 - 2018

Piva ricorda che «tra luglio 2015 e dicembre 2018 l’ex base militare di Conetta assieme alla vicina San Siro sono state utilizzate come centri di accoglienza migranti ed il Territorio dei Comuni di Cona, Agna e Bagnoli di Sopra è salito agli onori delle cronache nazionali per accadimenti non certo edificanti; un territorio addirittura ribattezzato dai mass media “distretto del profugo”. La presenza di questi centri ha ingenerato in quel periodo nei Cittadini situazioni di forte preoccupazione e tensione sociale, di difficoltà e di paura anche a seguito del verificarsi di atti contrari alla decenza e all’ordine pubblico o addirittura di veri e propri episodi di violenza. Sul finire del 2018 queste due caserme sono state chiuse dall’allora Ministro dell’Interno on. Matteo Salvini, ma in queste settimane si ricorrono voci poco rassicuranti su Conetta, qualcuno teme ci sia una riapertura del sito nei prossimi mesi».

Agna

«Con la nascita del nuovo Governo “Conte bis” ad inizio dello scorso mese di settembre – commenta il Sindaco Gianluca Piva -  c’è stato un cambio della politica dell’immigrazione e si è riscontrato anche un aumento degli sbarchi, come si evince dai dati del Ministero dell’Interno. Questa zona ha giù subito quanto basta, con un danno all’immagine difficilmente recuperabile ed importanti influenze negative sul nostro tessuto socio-economico. Con questa delibera consiliare abbiamo voluto dare un segnale politico al Governo: noi siamo qua e difenderemo con i denti il nostro territorio dovesse servire! Anche solo pensare ad una nuova Conetta e San Siro – prosegue Piva -  sarebbe una follia dopo tutto quello che è successo negli anni scorsi. Sembrano veramente passati dei secoli ed invece sono solo pochi mesi da quando sono state chiuse le due ex caserme militari. Le cose sono di sicuro migliorate e siamo tornati liberi, e le nostre famiglie si sentono più tranquille e sicure.  La storia ci insegna a non ripetere gli stessi errori: ce lo siamo detti e ridetti, mai più un altro distretto del profugo!». 

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