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Bilancio della Provincia "cassato" dai Comuni guidati da Bitonci

Martedì pomeriggio, il documento è stato sottoposto ai sindaci delle amministrazioni euganee. I 10 astenuti e i 33 assenti hanno fatto sì che, per poco meno di 7mila abitanti, non si sia ottenuto un quorum positivo

Per poco meno di 7mila abitanti, martedì pomeriggio, il bilancio di previsione 2015, presentato dal vicepresidente Fabio Bui, nella sede della Provincia di Padova di piazza Bardella, non ha ottenuto un quorum positivo. È il risultato dell'astensione dal voto di dieci Comuni e dell'assenza dei rappresentanti di altre 33 amministrazioni. A guidare l'astensionismo, il primo cittadino di Padova, Massimo Bitonci.

BILANCIO "AFFOSSATO" DA BITONCI. L'approvazione da parte dell'assemblea dei sindaci è un passaggio obbligatorio non non vincolante, per normativa. Quindi il documento dovrebbe essere definitivamente approvato mercoledì, in consiglio provinciale. Tuttavia, la decisione dei sindaci di non partecipare o astenersi dal voto è rilevante da un punto di vista politico. Gli astenuti, oltre a Padova, sono stati Correzzola, Candiana, Campo San Martino, Maserà, Agna, Mestrino, Cittadella, Terrassa Padovana e Brugine. Il sistema del voto ponderato dà maggiore peso ai responsi del Comuni più grandi, e questo ha fatto sì che, nonostante il bilancio abbia ricevuto 61 pareri favorevoli su 104, per 7mila abitanti non sia passato.

SORANZO. "Non posso nascondere la delusione per una votazione che, grazie al sistema del voto ponderato, ancora una volta ha visto il prevalere di logiche politiche su una buona amministrazione - ha osservato il presidente della Provincia, Enoch Soranzo - se si considera che nella proposta economica è previsto lo stanziamento di 21 milioni d’investimento a favore dei Comuni per opere come strade, edifici scolastici, ponti e altro ancora, si fa fatica a comprendere come un sindaco responsabile possa astenersi. Inoltre, rimane l’amarezza per una votazione che, ancora una volta, ha visto il delinearsi di un braccio di forza tra Comuni di serie A e B, con un sistema di voto ponderato che si basa sulla rappresentanza del numero di abitanti".

BITONCI. "Il comune di Padova, così come altri Comuni della provincia, non è stato coinvolto minimamente nell’elaborazione e nella predisposizione del bilancio provinciale che oggi, unico caso in Italia, non ha ricevuto il parere positivo dall'assemblea dei sindaci - dichiara Massimo Bitonci - chi si è astenuto e chi non era presente non intende dare una bocciatura definitiva al testo, ma al metodo con cui è stato presentato. Il presidente Enoch Soranzo ha sempre chiesto collaborazione e aspirato ad una condivisione che, finora, è rimasta solo un proposito. Lo stop di oggi - conclude Bitonci - non significa che il bilancio sarà affossato definitivamente. Non ho niente di personale contro Soranzo, ma programmi, investimenti e progetti, anche di bilancio, dovranno essere condivisi con tutti i comuni, compresi quelli non amministrati dalla stessa stramba compagine che sostiene il Governo a Roma ed è all'opposizione a Venezia".

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