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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Centri sociali a Palazzo Moroni, la coppia Sodero-Luciani contro il sindaco Giordani

I due consiglieri comunali della Lega definiscono «debole e infelice» la reazione del primo cittadino al comunicato del sindacato di polizia e lo invitano ad «assumersi le sue responsabilità»

«La reazione debole e infelice del sindaco nei confronti della presa di posizione dei Sindacati di Polizia contro la concessione di Sala
Anziani di Palazzo Moroni ad alcuni attivisti del Centro Sociale Pedro dimostra la difficoltà politica nella quale si sta trovando il Sindaco, che deve governare la nostra città anche con consiglieri ed assessori che “appoggiano” le posizioni dei Pedrini». Vera Sodero e Alain Luciani, consiglieri comunali della Lega, partono subito in quarta nel commentare il caso della settimana.

«Replica fuorviante e pretestuosa»

E lo fanno prendendo di mira il sindaco Sergio Giordani: «La sua replica, infatti, oltre a rendere evidente lo stato di fibrillazione della
maggioranza, non solo è fuorviante e non chiarisce alcunché, ma è pretestuosa, in quanto afferma che le sale pubbliche sono concesse
secondo una procedura “valida per tutti”, che deve essere rispettata. Smentiamo,categoricamente quanto affermato dal Sindaco, per
chiarezza e rispetto della verità e della trasparenza nei confronti dei cittadini. Il “Regolamento per l’utilizzo delle Sale Comunali”, che si
può scaricare dal sito istituzionale del Comune, all’articolo 1, recita: “L’Amministrazione Comunale si riserva in ogni caso di valutare
l’opportunità di utilizzo di una sala di proprietà pubblica in relazione alla tipologia e finalità dell’iniziativa proposta”; non bastasse nello
stampato di richiesta delle sale deve essere compilata anche la parte descrittiva dell’iniziativa che si intende effettuare nella sala stessa (a questo proposito, abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti). La valutazione in capo alla Giunta, quindi, non solo non è “censura”, ma
è un dovere necessario per valutare l’opportunità delle iniziative che si svolgono in Sale Pubbliche, anzi, in una sala del Palazzo del
Municipio. Il nostro legittimo dubbio è che questa valutazione non sia stata fatta proprio per non “disturbare” la parte della maggioranza
vicina a questi “personaggi”, che, da un luogo istituzionale, hanno tenuto un comportamento offensivo delle istituzioni e del loro operato».

«Il sindaco si assuma le sue responsabilità»

Vera Sodero e Alain Luciani concludono poi così la loro "arringa": «La Giunta Comunale, proprio in base al Regolamento vigente, aveva il dovere e la responsabilità di verificare l’opportunità di concedere la Sala Anziani a dei “signori” che hanno spiegato come si fa a non osservare una legge o un provvedimento delle istituzioni dello Stato. Consigliamo quindi al Sindaco di assumersi le sue responsabilità, e di non fingere di non sapere che, sebbene la concessione sia firmata dal dirigente, è dovere dell’amministratore vigilare e dare indirizzi. Ed allora ci sono due indirizzi fondamentali per la concessione delle Sale di proprietà comunale: quello favorire la più ampia fruibilità delle sale per iniziative culturali, sociali, educative, per promuovere e stimolare i processi democratico-partecipativi dei cittadini; non concedere in alcun modo le sale di proprietà pubblica per iniziative che incitano alla violenza e l’illegalità».

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