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Consiglio comunale infuocato, Zanonato si difende: “Diffamazione”

Nervi tesi durante il consiglio che doveva fare chiarezza sull'Imu. Il sindaco, infatti, si è rivolto a Salmaso dell'opposizione definendolo "zuccone e ignorante" e a Foresta, calabrese, ha chiesto di parlare di 'ndrangheta. Ma su Facebook si difende: "Scontro verbale trasformato in attacco ai calabresi"

Ancora un consiglio comunale infuocato quello dell'altro ieri a Padova.

ALTRO CHE IMU. Si doveva discutere di Imu ed invece con una battuta degli esponenti dell’opposizione Salmaso e Foresta sull’Europeade e il mancato sgombero dell’ex scuola comunale Fratelli Bandiera di via Forcellini, occupata da mesi dal centro popolare Gramigna, gli animi si sono accesi.

SALMASO E FORESTA. Zanonato si è infatti scagliato contro i due definendo Salmaso “zuccone e ignorante” e poi si è rivolto a Foresta con questa frase: “Caro Foresta, visto che lei viene dalla Calabria, potremmo parlare di ‘ndrangheta”. Apriti cielo: lo scivolone ha fatto il giro (dei giornali) d’Italia ed è arrivato in Calabria dove non si sono fatte attendere le risposte dei conterranei di Foresta. Frammartino dell’Idv ha commentato: “Zanonato prima che ai calabresi deve chiedere scusa ai padovani perché loro per primi, consapevoli del contributo calabrese alla loro comunità, sono offesi. È un sindaco irresponsabile”.

IL SINDACO SI DIFENDE. Ma il sindaco non ci sta e su Facebook parla di diffamazione: “E' diffamazione: uno scontro verbale con un consigliere trasformato in attacco ai calabresi che ho sempre apprezzato e di cui sono amico. Mai detto che i Calabresi e la n'drangheta sono la stessa cosa. Si tratta di una balla inventata per vendere piú copie”.

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