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Seduta "lampo" per il bilancio comunale, l'opposizione lascia l'aula al momento del voto

Nessuna nottata per approvare il documento più importante del Comune, che passa in poche ore. La minoranza protesta per i tempi contingentati, ma poi accetta l'ok ad alcuni emendamenti e ritira gli altri

Approvato in tempi record il bilancio di previsione 2023. Non c'è stata nessuna nottata com'era stato preannunciato alla vigilia e come solitamente accade quando il Consiglio comunale è chiamato ad approvare un documento così importante. Con la complicità dei tempi contingentati scelti dalla maggioranza, la seduta di questa sera (30 gennaio) è volata via liscia. L'opposizione è durata qualche ora, ma dopo aver protestato per l'accorciamento dei tempi di discussione a disposizione, ha accettato l'ok a 10 emendamenti, abbandonando Palazzo Moroni prima del voto. Solo i leghisti Eleonora Mosco e Ubaldo Lonardi sono rimasti in aula, votando contro. E Manuel Bianzale, non votante. Alla fine c'è stato l'ok al bilancio da 500 milioni di euro con 22 voti favorevoli, 2 contrari, un non votante e 8 assenti.

La discussione

«Un documento debole e scritto con i piedi che non garantisce neanche l'equilibrio di parte corrente» le parole del capogruppo di Fratelli d'Italia Matteo Cavatton. «Abbiamo lavorato alacremente per predisporre questo bilancio al fine di ridurre al minimo la gestione in dodicesimi, in quanto vogliamo che l’operatività degli uffici sia completa già dall’inizio dell’anno - ha esordito il sindaco Giordani presentando la delibera - .Vogliamo partire con celerità anche con le opere pubbliche. Si cercherà di contenere la spesa energetica, che rispetto agli altri anni di fatto è raddoppiata e ammonta a circa 29 milioni di euro». «Quelli che ci sottoponete oggi al voto, sono un documento di programmazione ed un bilancio figli di una amministrazione ingessata dalle proprie contraddizioni interne, privi di visione politica ed affidati esclusivamente alle mere regole contabili e ragionieristiche frutto del lavoro dei tecnici comunali - ha detto in aula Enrico Turrin di Fratelli d'Italia - .Dei documenti talmente privi di contenuto da risultare perfino difficili da emendare data la pochezza della loro stesura». «Se dovessimo riassumere la vostra visione di città in una frase, è una città che se ne frega dei suoi cittadini. E in primo luogo di quelli tra loro che stanno vivendo un momento di grave difficoltà. E’ vero, sul sociale le risorse sono le stesse degli scorsi anni: ma quello che non è come gli scorsi anni è la situazione delle nostre famiglie, colpite da un aumento del costo della vita come non si vedeva dagli anni ’80» la posizione della leghistaonora Mosco.

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