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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica Monselice

Ospedale nella Bassa, botta e risposta tra il sindaco di Monselice e sei consiglieri comunali

La sindaca Giorgia Bedin spiega su Facebook le motivazioni che l'hanno portata a non firmare la lettera inviata da 37 primi cittadini della Bassa a Regione Veneto e Ulss 6 Euganea, e sei consiglieri comunali non ci stanno

Sono in sei. E non ci stanno: stiamo parlando di Santino Bozza, Sandro Giordani, Angelo Giuliani, Gianni Mamprin, Francesco Miazzi e Silvia Muttoni, consiglieri comunali di Monselice. I quali fanno notare che tra i primi cittadini della Bassa Padovana che non hanno firmato la lettera inviata a Regione Veneto e Ulss 6 Euganea c'è anche Giorgia Bedin, sindaco di Monselice.

Spiegazione

La sindaca Bedin, peraltro, non si è esentata dal motivare tramite la sua pagina Facebook la decisione di non apporre la propria firma: «La Sindaca di Monselice come presidente del distretto a firma propria e dei componenti dell’esecutivo ha già mandato a nome di tutti i sindaci ben due richieste sostanzialmente identiche a questa allegando, tra l’altro, nella seconda una raccolta firme di più di 80 medici e pediatri del territorio. Tuttavia qui si tratta di politica ma in un senso diverso da quello che voi intendente... Ovvero siccome non era firmata da tutti i sindaci (come ho spiegato prima) ma solo da coloro che li rappresentano nel comitato, qualche sindaco non essendo in grado di spiegare la mancanza della propria firma in quei due documenti inviati alla Regione, ha, per ragioni politiche, voluto farne una terza che, ripeto, ha i medesimi contenuti delle precedenti. Quindi ho fatto la mia parte e continuo a farla affinché si possa raggiungere l’obiettivo di riavere un punto di riferimento sanitario per la Bassa... E con questo credo di aver chiarito la faccenda».

Firma

A quanto pare, però, non sono della stessa idea i sei consiglieri comunali, che hanno affidato il loro pensiero a un lungo e dettagliato comunicato: «Sono trascorsi tredici giorni dalla destinazione degli Ospedali riuniti Padova Sud a “covid hospital” con chiusura di tutta l’attività ivi normalmente erogata e, mentre altri Distretti possono contare sulla funzionalità di almeno uno dei loro presidi ordinari anche per le patologie “non Covid”, il Distretto Padova Sud resta privo di un ospedale. Abbiamo sottolineato oramai più volte che si tratta di un territorio popoloso (180.177 persone e 73.333 famiglie) e anziano (il più anziano dell’U.l.s.s. n. 6 Euganea), distribuito su un territorio vastissimo e mal collegato. Purtroppo, nonostante la preoccupazione e il grande disorientamento espressi dalla popolazione del territorio, ancora non sono state fornite risposte alle istanze più serie: interventi e visite urgenti, pronto soccorso e punto nascite. Alle diverse iniziative intraprese (di carattere istituzionale o di mobilitazione c.d. dal basso), la Regione ha risposto con un atteggiamento di sostanziale e arrogante chiusura. Anche se ci rendiamo conto della situazione di drammatica emergenza che anche la nostra Regione si trova ad affrontare, noi restiamo però convinti che ascolto e dialogo con la cittadinanza e la sua rappresentanza nel territorio non costituiscano una “seccatura”, bensì una garanzia di decisioni più ponderate e, dunque, migliori, oltre che essere presidio di democrazia. Siamo, dunque, felici che trentasette (37) Sindaci del Distretto abbiano deciso di levare nuovamente la loro voce per rappresentare alla Regione i bisogni di questo territorio, sottoscrivendo la seguente lettera. Tra i firmatari ci sono delle vistose assenze. La più pesante e la più significativa, purtroppo, è quella di Monselice».

Critica

Proseguono i consiglieri comunali di Monselice: «Il nostro Sindaco evidentemente continua a non comprendere che è stata eletta per farsi interprete e portavoce delle istanze della popolazione che l’ha eletta e che ella ha l’onore e il dovere di rappresentare e tutelare. Non convince la spiegazione abbozzata dal Sindaco su Facebook, per la quale ella non ha ritenuto di firmare questa lettera in quanto semplice replica di quanto già inviato in Regione a firma dell’Esecutivo del Comitato dei Sindaci. È persino banale obiettare che, se il contenuto era identico, non vi era ragione di non firmare, tanto più che il maggior numero di firme sicuramente contribuisce a rendere più forte il messaggio. Inoltre, dobbiamo ricordare che il Sindaco di Monselice ricopre anche l’importante ruolo di Presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto e, dunque, a buon diritto ci si aspetta che sia lei a coordinare e guidare efficacemente le iniziative a presidio del territorio. Ancora una volta, invece, Monselice sceglie di emarginarsi e di arroccarsi in logiche di appartenenza al partito. Verrà il momento delle verifiche, ora si torna a chiedere il massimo impegno da parte di tutte le Istituzioni al confronto per giungere a dare risposte concrete ed efficaci in termini di tutela della salute, che è diritto “fondamentale” della persona e “interesse della collettività” (art. 32 Costituzione). I Consiglieri comunali Santino Bozza Santino, Sandro Giordani, Angelo Giuliani, Gianni Mamprin, Francesco Miazzi, Silvia Muttoni».

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