Costi della politica, approvata in Veneto la legge taglia-vitalizi
Il Consiglio regionale all'unanimità ha deciso, dalla prossima legislatura, di abolire i vitalizi ai consiglieri, così come non sarà più possibile ottenere gli assegni di reversibilità per gli eredi. Pd e Pdl: "Provvedimento importante"
Dalla prossima legislatura i consiglieri regionali non avranno più i vitalizi, e allo stesso modo gli eredi non avranno gli assegni di reversibilità.
TAGLI SUBITO. Da subito, invece, ovvero dal primo gennaio, l’indennità di funzione corrisposta ai consiglieri subirà un taglio del 25%, mentre sia per l’assegno vitalizio sia per quelli a fine mandato del 5%.
LA POSIZIONE DEL PD. Un plauso arriva sia dal Pd che dal Pdl. Piero Ruzzante (Pd) sottolinea l’importanza del provvedimento, ricordando che supera in termini di risparmio i dettami della legge “Salva-Italia”. “Inoltre -conclude- la nuova legge riduce da 60 a 51 il numero degli eletti contenendo ulteriormente i costi”.
LA POSIZIONE DEL PDL. Dal canto suo il Pdl con Carlo Alberto Tesserin evidenzia come: "Il Consiglio regionale del Veneto sia l’unica assemblea regionale d'Italia ad aver elevato l'età pensionabile a 65 anni e ad aver portato al 30% il contributo previdenziale che ogni eletto versa (pari a circa 1500 euro al mese)".
PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE. Chiude il valzer delle approvazioni il presidente del consiglio regionale Veneto Clodovaldo Ruffato: “Questa legge era un impegno che mi ero assunto e sono contento sia stata approvata: è un messaggio che noi come politici diamo al Paese”.
