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Palazzina Ex Coni al Comune, Fratelli d'Italia definisce l'operazione "un palliativo anti degrado e criminalità"

Il partito chiede inoltre una "costante presenza del reparto territoriale di polizia locale", ma il consigliere comunale Alain Luciani (Lega) denuncia: "Ci sono pochi uomini e tanti problemi"

C'è chi, al pari di Simone Borile del Movimento 5 Stelle, critica l'acquisizione della palazzina ex Coni da parte del Comune, chiedendo piuttosto "una costante presenza all'Arcella della polizia locale". E chi, invece, vede quest'ultima soluzione come quasi impobabile alla luce dei "pochi uomini e tanti problemi". Una cosa è certa: se ne parlerà ancora a lungo.

"Scelta onerosa e non lungimirante"

Dopo l'intervento del Movimento 5 Stelle, infatti, è Fratelli d'Italia a 'prendere le distanze' dalla decisione del Comune. E lo fa tramite Claudio Gori, del direttivo del partito: "Padova è vittima di scelte di riqualificazione e acquisizione di edifici a futuro uso pubblico non lungimiranti ed eccessivamente onerose se destinate ad una palliativa e mediatica prevenzione della criminalità. L’acquisizione della palazzina ex Coni all’Arcella potrebbe essere un inutile impegno milionario senza resa di sicurezza per i cittadini del quartiere poiché il crimine non ha orari, tanto meno quello degli ipotizzati uffici comunali qui previsti". Gori, quindi, aggiunge: "Serve una costante presenza del Reparto Territoriale di polizia locale nei luoghi noti di spaccio, bivacco e abuso di alcolici. Ieri in Via Valeri altro accoltellamento dopo l’ennesima rissa di un gruppo di dubbie risorse, degrado conclamato in Piazza Gasparotto, microcriminalità in Via Bernina e nei giardini pubblici; una lista più lunga - prosegue Gori - è nota all’assessorato comunale ed agli organi di polizia municipale ma la preventiva presenza della RepartoTerritoriale di polizia locale non sembra favorire a sufficienza l’impegno delle forze di polizia. Padova non deve essere solo multe e discutibile orario ZTL, ma un maggiore fruttiero impegno a favore della collettività".

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"Vero e proprio esodo"

Anche Alain Luciani, consigliere comunale della Lega, tira in ballo in un intervento la polizia locale. E lo fa per denunciare una situazione complessa: "Troppi i problemi che affliggono gli agenti di polizia locale, che stanno dando vita ad un vero e proprio esodo dal comando cittadino, segno tangibile dei malumori ben presenti tra gli agenti. L’organico previsto è di 315 uomini ma la polizia locale conta in totale, comandante compreso, 256 unità: 1 dirigente, 45 assunti in categoria D, 211 in categoria. Dal primo settembre dello scorso anno sono stati assunti 6 agenti ma sono 15 quelli che hanno cessato l’attività a Padova e diverse sono le richieste di trasferimento ad altre sedi. Personale che ha deciso di trasferirsi anche in Comuni confinanti con la città, in qualche caso con retribuzioni minori Una situazione deleteria in quanto già Padova è sotto organico e che si riflette anche nei rapporti interni al corpo di polizia locale, nel quale comandante e vertici sono totalmente scollegati dagli agenti, i rapporti sono tesi e si registra una preoccupante mancanza di dialogo e una chiusura totale alle pressanti richieste dei sindacati di instaurare un confronto. Questo porta alla demotivazione degli agenti, che sono fortemente demoralizzati. Non c’è una regia: sindaco e vertici della polizia sono totalmente distanti da chi ogni giorno è sulla strada. Tra i problemi da segnalare l’ipotesi prospettata di tornare all’orario in vigore prima delle varianti applicate dalla scorsa amministrazione: il ritorno a turni di 6 ore su 6 giorni con un unico giorno di riposo. Attualmente gli agenti prestano servizio 7 ore a turno e godono quindi di 2 giorni di riposo. Divise: per una serie di problematiche non meglio definite, gli agenti hanno ancora in dotazione la divisa invernale, cosa che credo non abbia bisogno di commenti. Altra questione: sono stati eliminati i buoni pasto per gli agenti che entrano in servizio alle 12.30, problema superabile per gli agenti che vivono in città, diverso il discorso per quanti arrivano da fuori percorrendo anche decine di chilometri. Questo parte del quadro nel quale operano gli agenti che indubbiamente influisce sul loro servizio alla comunità e sulla sicurezza che possono offrire ai cittadini operando sulle strade".

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