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Tram deragliato, Gori (Fratelli d’Italia): «Deve scapparci il morto per capire che non è affidabile?»

Il presidente del Circolo Padova d’Italia dice la sua sul deragliamento del tram di lunedì 10 giugno

«Il deragliamento dell’obsoleto tram su rotaia è una ulteriore prova che trattasi di mezzo pericoloso e non decisamente affidabile. Il deragliamento nel quartiere Guizza è un monito da non sottovalutare, poteva essere una tragedia se fosse accaduto di giorno o in centro storico». Non usa mezzi termini Claudio Gori, presidente del Circolo Padova d’Italia di Fratelli d’Italia, riguardo al grave incidente occorso nella serata di lunedì 10 giugno al tram.

Il commento

Aggiunge Gori: «L’ostinazione per investire centinaia di milioni per un simile mezzo preistorico è incomprensibile, serve un ferito grave o un morto per fare riflettere maggiormente sulla opportunità di pensare ad altro futuro ed orientato alla mobilità elettrica? Padova è una città molto importante, evoluta e colma di storia che sembra insegnare poco a coloro che si ostinano a devastarla con probabili futuri e annosi cantieri che devasterebbero l’economia locale ed il valore delle abitazioni, soprattutto nel percorso del SIR3 Stazione-Voltabarozzo. Lunedì sera sul luogo del deragliamento, ho assistito ad una scena che mi ha colpito: il vice sindaco Arturo Lorenzoni era apparentemente sconsolato e seduto sul guard-rail mentre osservava il disastro e i tentativi iniziali di recupero del mezzo. Spero sia stato un momento di genuina riflessione. Poteva essere una strage in altro orario».

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