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Elezione vice presidente della provincia, i 5 Stelle attaccano: «Faremo ricorso. Evidenti irregolarità nella votazione»

«Irregolarità verificate, nonostante i voti recepiti siano stati molto pochi, meno di 1000, segno di una probabile volontà di creare caos per bisticci di poltrona»

Giacomo Cusumano, Consigliere M5S a Padova, non usa mezzi termini: «Faremo Ricorso! La situazione è ridicola, la casta si auto elegge mettendo in piedi un listone unico e nonostante tutto i conti non tornano», ha dichiarato in merito alla elezione del vice presidente della provincia, Marcello Bano della Lega.

La nota di Cusumano

«In questi giorni vengo a sapere che c’è stata una vera e propria caccia al voto, in cui sono stati prelevati con “forza” consiglieri che non volevano votare, altri consiglieri sono stati pregati in tutti modi pur di andare a votare, soprattutto i rappresentati del Movimento 5 Stelle che per onestà evita di partecipare a questa becera ammucchiata di improbabile effettiva utilità pubblica, visto il sistema con cui è tata costruita l’unica lista votabile. Nonostante tutto i candidati sono riusciti a farsi la guerra anche se sapevano già che avrebbero vinto tutti, suppongo abbiano deciso di creare il caos per far diventare vice presidente di Provincia Marcello Bano (Lega) o Vincenzo Gottardo (UDC) da una lettura dei voti appare evidente a tutti che i voti del PD siano andati a sostegno a candidati che del Pd non sono. Errore? Inciucio? Provino a spiegarlo ai loro elettori cosa ne pensano, perché se facciamo i conti si evince che qualche consigliere del PD ha sicuramente votato per la Lega di Salvini. Mi sento in ogni caso di ringraziarli per il fatto che almeno ora non si nascondono neanche più e rendono palese ai cittadini la loro vera faccia e grazie a questo modus operandi permettono al M5S di fare ricorso e molto probabilmente di vincerlo per le forti irregolarità verificate, nonostante i voti recepiti siano stati molto pochi (meno di 1000), segno di una probabile volontà di creare caos per bisticci di poltrona, dubito fortemente che sia stato un errore visto il numero limitato di partecipanti al voto e la facile verifica da parte dei responsabili alle urne.Il rammarico rimane però, perché se anche vincessimo il ricorso tornerebbero alle urne per rivotare sempre la stessa lista con gli stessi candidati, ma credo debbano farsi un esame di coscienza rispetto ad un organismo scevro di rappresentatività popolare, pieno di debiti a discapito di altre attività pubbliche e incapace di avere quantomeno un minimo di candidati per permettere una pluralità di liste atte a rappresentare quello che resta delle ideologie partitiche, che oramai vengono surclassate da una lista unica più simile ad un carrozzone che ad una rappresentatività di ideologia e pensiero popolare».

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