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«Non c'è più tempo da perdere»: l'appello di Cia ai parlamentari padovani

Il comparto è strategico per il territorio: 11.740 le aziende agricole registrate in provincia, 7.620 gli addetti, mentre il fatturato annuo è di oltre un miliardo di euro

«Il nuovo Governo sarà chiamato a mettere l’agricoltura al centro dell’azione politica»: Cia Padova invita i dodici parlamentari padovani appena eletti ad ascoltare le istanze del primario in un momento di crisi dovuto principalmente all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. Per poi, puntualizza il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato, «trovare delle soluzioni condivise che diano un nuovo slancio al comparto. Desideriamo collaborare con le Istituzioni, nel solco di quella continuità costruita con i Governi precedenti».

Emergenze

Tante le emergenze da affrontare. Rispetto al grande tema dell’energia, serve una proroga del credito d’imposta per l’acquisto del gasolio agricolo e per il riscaldamento delle colture in serra, oltre a degli incentivi fiscali ad hoc per sostenere l’acquisto di altri fattori produttivi quali mangimi, fertilizzanti, sementi e piantine. In termini di emergenza idrica, è necessaria una riqualificazione immediata della rete dei canali e la realizzazione di piccoli invasi in grado di rilasciare l’acqua all’occorrenza. Vanno quindi attuate una semplificazione e una maggiore flessibilità per il reperimento della manodopera agricola, anche mediante la reintroduzione dei voucher, eliminati nel 2017. Relativamente al PNRR, bisogna portare a compimento le riforme al fine di ricevere le risorse negoziate nei tempi stabiliti. Cia Padova chiede inoltre ai neoeletti di «favorire la transizione digitale e la modernizzazione agricola, oltre che di rilanciare l’agricoltura giovanile e l’imprenditoria agricola femminile. Da sviluppare, poi, forme di agricoltura sociale, tra cui l’adeguamento delle pensioni minime agricole. Per quanto riguarda la fauna selvatica va riformata la legge 157 del 1992, passando dal concetto di tutela a quello di gestione. Si stimano almeno 10.000 cinghiali nell’area dei Colli Euganei: il Parco Colli è tenuto a portare avanti le operazioni di contenimento di questi esemplari con regolarità, altrimenti, gli ungulati continueranno a fare danni ingenti ai terreni agricoli e ai vigneti».

I dati

11.740 le aziende agricole registrate in provincia di Padova, il 18,9% del totale di quelle venete (62.251). 7.620 gli addetti che vi lavorano in maniera stabile, per un fatturato annuo di oltre un miliardo. 138.498,58 gli ettari di Sau, Superficie agricola utilizzata, in tutta la provincia. “Numeri che, da soli, dimostrano la strategicità del settore – precisa Trivellato – L’appello ai dodici nuovi parlamentari va nella direzione di una crescita sostenibile, pure in termini di redditività, a favore delle aziende agricole del territorio”. “Continueremo a stare dalla parte degli agricoltori – conclude - nella certezza che il Parlamento e il Governo saranno degli interlocutori attenti e, nel contempo, propositivi nei nostri confronti”.

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