Elezioni, a Solesino candidato a sindaco gay: "No strumentalizzazioni"
Matteo Pegoraro, 27 anni, è già stato protagonista con il suo compagno Nicolò Moscardi della contro-parodia al video-spot elettorale "omofobo" dei due esponenti padovani di Fratelli d'Italia, Zanon e Pedrina
Dopo la prematura scomparsa, lo scorso 26 gennaio, del sindaco Walter Barin, anche il Comune di Solesino - 7.200 anime nella Bassa padovana - sarà tra i 10 paesi padovani chiamati al rinnovo delle amministrazioni locali i prossimi 26 e 27 maggio.
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CANDIDATO GAY. Siamo già in piena campagna elettorale. Tra i primi nomi, come candidato a sindaco è comparso quello del 27enne Matteo Pegoraro, studente di Giurisprudenza e presidente dell'associazione Tutor Iuris, che si occupa di difesa dei diritti, che si presenterà alle comunali di primavera con la lista civica "Solesino in movimento". Non proprio uno sconosciuto anche al di fuori dei confini comunali grazie al recente video pubblicato a febbraio dallo stesso assieme al suo compagno Nicolò Moscardi, in cui replicavano, con una contro-parodia, al video-spot elettorale che tanta bagarre aveva provocato per via dei pesanti toni omofobi dei due esponenti padovani di Fratelli d'Italia, Raffaele Zanon Alberto Romano Pedrina.
MATTEO E NICOLÒ: LA CONTRO-PARODIA AL VIDEO OMOFOBO
VIDEO: GUARDA IL FILMATO
NO A STRUMENTALIZZAZIONI. Omosessuale dichiarato, Pegoraro si oppone però alle strumentalizzazioni. "Non si amministra un paese - dichiara sul proprio profilo Facebook dopo il battage mediatico che la sua candidatura ha provocato sulla stampa locale - perché si è gay o etero, bianchi o neri, alti o bassi. Si amministra un paese per cambiare le cose, per dire no alle mafie e alle speculazioni, per ridare dignità ai cittadini, alle istanze di tutti. Seguiteci e giudicateci, sosteneteci o criticateci, ma per le nostre idee concrete di rinnovamento e sostenibilità, non per le nostre identità".