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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il "padre del tram" sposa il progetto dell'avversario: Antonio Conte si candida con Francesco Peghin

Ingegnere meccanico con laurea a Padova e specializzazione alla Luiss di Roma e al Mit di Boston, Antonio Conte è sposato con Paola e ha un figlio e due nipoti

Prima ha "inventato" il tram, poi si è candidato nel 2017 con Sergio Giordani (conquistando 57 voti) e ora si presenta a fianco di chi, il metrobus, non sembra proprio digerirlo: nella lista di Francesco Peghin entra anche Antonio Conte. 

Antonio Conte

Ingegnere meccanico con laurea a Padova e specializzazione alla Luiss di Roma e al Mit di Boston, Antonio Conte è sposato con Paola e ha un figlio e due nipoti. Otto anni di pianoforte al Conservatorio Pollini e una vita professionale nel trasporto pubblico in aziende private e pubbliche. «Voglio mettere a disposizione della città - spiega Antonio Conte - la mia esperienza su mobilità e trasporto pubblico. C'è molto da fare: è importante puntare sulla multimodalità dei sistemi a trasporto, su un riequilibrio modale dalla gomma al ferro, su una integrazione della mobilità individuale privata con quella collettiva o disponibile in condivisione, su una pianificazione integrata, su sistemi intelligenti e non inquinanti. Il futuro sono i mezzi innovativi a guida senza autista e la mobilità a idrogeno. Credo che la mobilità sostenibile sia un tassello fondamentale per la realizzazione della Padova smart city». Ha scelto Francesco Peghin perché «è una persona di valore, lungimirante, competente, determinata. Sono certo - conclude Conte - che Francesco sarà un ottimo sindaco: saprà ascoltare i cittadini, scegliere la strada da percorrere, decidere il meglio per la nostra città».

Francesco Peghin

Afferma Francesco Peghin: «Sono contento che Antonio Conte abbia deciso di scendere in campo con noi per costruire insieme una città più bella e più vivibile. Come gli altri civici che hanno aderito al nostro progetto, anche Antonio ha scelto di mettere a disposizione la sua professionalità per una Padova più moderna, più dinamica, più innovativa. Insieme riprogetteremo il nostro trasporto pubblico avendo a modello le grandi città europee e avendo come obiettivo la mobilità veloce, integrata, sostenibile. In merito al Sir2, sul tratto Vigonza-Rubano, lavoreremo per creare un sistema di trasporto a bus elettrici a corsia vincolata, rinunciando così alle rotaie e a mezzi ormai superati tecnologicamente, con un tempo più breve di realizzazione e con un costo più basso sia di costruzione che di gestione. Ci interessa, infatti, un sistema  a minor impatto ambientale che non solo non ci faccia perdere i 335 milioni del Pnrr,  ma anzi ce ne faccia spendere molti meno con risultati addirittura migliori. Insomma, anche oggi, la Padova dei talenti e la Padova visionaria prendono vita». 

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